Sono un pensionato dell'ex Inpdap e come tale non posso che... rallegrarmi da quando tale istituto è stato incorporato nell'Inps. Fino al 2011 l'Inpdap provvedeva ad inviare ai suoi pensionati i cedolini mensili della pensione erogata ed i modelli Cud dei redditi annui, nonchè a compilare le singole denunce dei redditi una volta ricevuti i modelli 730 dai pensionati interessati bene. Con l'avvenuto passaggio dall'Inpdap all'Inps, questi servizi per i pensionati sono spariti. I cedolini mensili non saranno più fatti pervenire ai pensionati e neppure i modelli Cud, indispensabili questi ultimi per poter fare la dichiarazione dei redditi. Questo perché in forza di una "bella" legge gli enti previdenziali sono tenuti a mettere a disposizione dei pensionati per via telematica i dati in argomento. E quanti siano i pensionati in grado di utilizzare tale servizio è tutto da vedere. Però, bontà loro, la documentazione cartacea è ancora possibile averla: basta rivolgersi alle (stavo per dire Regie) Poste e pagare 3 euro per ciascun cedolino e per il Cud, vale a dire quasi 40 euro annui: che siano necessari per coprire l'ingente spesa derivante dai lauti compensi degli amministratori di Poste Spa?
Alla faccia della semplicità e dell'aiuto del cittadino. Inoltre l'Inps non presta più l'assistenza gratuita per la compilazione della denuncia dei redditi, come faceva l'Inpdap. Adesso occorre rivolgersi a un Caf o a un consulente, con i conseguenti oneri. E pensare che in molti paesi civili gli uffici fiscali fanno pervenire gratis i dati necessari per la denuncia dei redditi, mettendo gli interessati in condizione di adempiere regolarmente il loro dovere fiscale.Ma in quei paesi lo Stato con i suoi uffici è al servizio dei cittadini.
Firmino Fistolera
Delebio
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