mi ha molto divertito la “pertineide” del nostro presidente Napolitano a Danzica, prima in tribuna e poi negli spogliatoi degli azzurri.
Come aveva fatto il suo predecessore Sandro Pertini agli ormai leggendari mondiali di Spagna del 1982, Giorgio Napolitano ha voluto presenziare alla gara d'esordio della nostra Nazionale assieme alla moglie Clio, un po' disorientata dalle tante personalità calcistiche presenti, fuori dal suo solito giro di conoscenze.
Così il presidente le ha indicato “lo sconosciuto” Platini, vicino di poltroncina assieme al principe della Asturie, con quale poi ha intrattenuto una conversazione sul risultato finale tra Italia e Spagna.
Simpatico poi il siparietto negli spogliatoi con Cassano e Buffon, che gli ha regalato la propria maglia, sottolineando che fosse sudata. «A differenza di quello che diceva non l'ho mai lavata, io la posso far lavare?», ha detto Napolitano a un divertito Buffon.
I presidenti della Repubblica, insomma, sono un positivo talismano per il nostro calcio disastrato - l'uno a uno con la Spagna in pochi l'avrebbero pronosticato - e ancor di più colpisce, come nel caso di Pertini, che sia un anziano signore a dare la carica al gruppo, dimostrando ancora una volta ai giovani come l'intelligenza e la saggezza siano virtù comunque vincenti ma troppo spesso dimenticate.
Massimo Spreafico
Lecco
Caro Spreafico
in effetti Napolitano dava l'aria di divertirsi un mondo tra calciatori, allenatori e vecchie glorie, mentre un po' più stranita appariva la moglie, pochissimo avvezza alle uscite pubbliche e ancor meno in uno stadio. Per un uomo rigoroso come lui, questi incontri rappresentano un'oasi di freschezza e spontaneità, fuori dai soliti protocolli cui è sottoposto ogni giorno. Un bagno di umanità a cui il presidente partecipa con grande spirito e sense of humour. Dovesse accadere l'imprevedibile, sarà curioso vedere se si scatenerà come Pertini, perdendo il suo caratteristico aplomb...
Vittorio Colombo
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA