Non posso lasciar correre le sciocchezze che certi uomini politici stanno dicendo in questi giorni. Alcuni di loro, rendendosi finalmente conto che gli italiani stanno perdendo la pazienza nei confronti dei clandestini e di chi li giustifica e protegge, si sono prodotti in patetici tentativi di distinguere i clandestini, da rispedire (nessuno però dice come) ai loro paesi, e i “profughi”, da accogliere per ovvie ragioni umanitarie. A parte il fatto che nella storia dell'umanità i profughi sono sempre stati accolti dai Paesi limitrofi o comunque da Paesi con affinità etniche, culturali, politiche o religiose con loro, c'è un fatto che tutti sembrano ignorare, e cioè che si è “profughi” solo quando si fugge da catastrofi naturali, da persecuzioni, o da guerre che si hanno perso o si stanno perdendo. I vincitori di una guerra non possono essere considerati profughi. Di conseguenza, grazie alla fulgida operazione “Odissea all'alba”, i soli veri profughi che ci saranno da accogliere saranno con ogni probabilità Gheddafi, i suoi familiari, e i suoi sostenitori! Ma stiamo dando i numeri?
Antonio Attanasio
Il primo fatto incontestabile (credo per tutti incontestabile) è che bisogna prestare aiuto a chi lo chiede. Gli si va in soccorso, lo si tratta secondo la legge della pietà umana, non si fanno distinzioni su chi è, da dove proviene, in che posto pensa di andare. Eccetera. Fatto questo, si esamina la sua situazione giuridico-politica. Se è un clandestino lo si rispedisce da dove viene, sempre che il luogo da dove viene sia ragionevolmente frequentabile e il rispedito non rischi la vita a rientrare in un Paese dal quale è sfuggito per scampare alla morte. Se è un esule da un territorio che non concede l'esecizio dei fondamentali diritti spettanti a un individuo, lo si accoglie secondo le regole della civiltà. Una nazione degna di questo nome non può rifiutarsi dall'assolvere a un elementare dovere che le tocca. Altroché se le tocca. Tutto il resto è sciocchezzaio. Compresa l'idea di pagare gl'immigrati per toglierceli di torno. Compresa l'idea d'usare questa drammatica vicenda a scopo elettorale, in vista delle prossime amministrative, mettendosi a gareggiare nel far la voce grossa contro gli “invasori”. Compresa l'idea che sia ineluttabile l'atteggiamento d'una Europa che bellamente se ne frega di partecipare del nostro comprensibile disagio, data la posizione di frontiera con l'Africa in cui ci troviamo. L'Europa (per esempio l'Europa dei tedeschi) non può chiederci il rigore monetario e non contraccambiare con il rigore morale di fronte a una tale emergenza.
Max Lodi
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