Musica/12 cantanti italiani contro povertà e cambiamenti clima

Roma, 13 ott. (Apcom) - Dal 16 al 18 ottobre milioni di persone nel mondo daranno vita alla mobilitazione 'Stand Up 2009'. Milioni di persone faranno un semplice gesto - quello di alzarsi in piedi e stringere un nodo - per chiedere ai governi di rispettare le promesse contro la povertà e i cambiamenti climatici e di raggiungere gli obiettivi del millennio.Anche 12 grandi artisti della musica italiana hanno aderito e registrato un video per invitare i cittadini italiani a partecipare alle giornate 'Stand Up 2009': Paola Turci, Edoardo Bennato, Marina Rei, Cisco, Bandabardò, Pfm, Beppe Carletti dei Nomadi, Paolo Belli, Marco della MarcosBand, Caparezza, Shantel-Smoke e Mannarino. Paola Turci ha scelto inoltre di essere testimonial dello 'Stand Up 2009' e ha prestato la sua voce per il videospot italiano ed internazionale realizzato dall'agenzia Grey Milano incidendo la canzone di Bob Marley 'Get up stand up'."Con grande piacere aderisco al vostro appello 'Stand Up!' per mandare il mio messaggio di solidarietà alla vostra iniziativa. La povertà in Italia e nel mondo è purtroppo una condizione che sta limitando le persone ad avere i minimi mezzi di sussistenza e non solo. La povertà isola le persone, le emargina. Noi con la nostra voce e con i nostri mezzi - ha dichiarato Beppe Carletti dei Nomadi - dobbiamo impegnarci affinchè tutti abbiano la possibilità e l'opportunità di vivere la vita in modo dignitoso"."Alzarsi in piedi contro la povertà credo sia doveroso. In qualche modo siamo abituati ad accettare passivamente la condizione disperata di tanta gente. Ogni tanto è importante scuotersi e scuotere, provarci, almeno. Alziamoci in piedi - dice Cisco, protagonista del video - per ricordare ai governi le promesse, per scuotere il silenzio di tutti, l'abitudine. Sfamiamo il mondo e chiediamo ai governi di agire contro la povertà, cambiamenti climatici e per raggiungere gli obiettivi del millennio".Il video è stato girato al concerto del primo maggio grazie alla collaborazione dei tre sindacati Cgil, Cisl e Uil.