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Sabato 12 Novembre 2011
Governo/Berlusconi oggi si dimette e Pdl decide. Monti va avanti
Governo/Berlusconi oggi si dimette e Pdl decide. Monti va avanti Crisi e incarico lampo: lunedì mercati avranno nuovo Premier
Roma, 12 nov. (TMNews) - E' l'ultimo giorno da Presidente del Consiglio per Silvio Berlusconi che nel pomeriggio, ottenuto dalla Camera il via libero definitivo alla legge di stabilità solo ieri approvata in Senato, salirà al Quirinale per dimettersi e porre fine al suo quarto governo, in ottemperanza agli impegni resi pubblici nero su bianco dal Quirinale dopo che i 308 voti alla Camera sul rendiconto dello Stato hanno certificato la fine della sua maggioranza, a fronte di una settimana di crolli dei mercati italiani e di una spirale al rialzo continua dello spread fra titoli italiani e tedeschi.La riconsegna dell'incarico di Premier da parte di Berlusconi nelle mani di Giorgio Napolitano riaccenderà i riflettori sul Quirinale, dove il Presidente Giorgio Napolitano aprirà le consultazioni stasera stessa con la covocazione al Colle dei presidenti delle Camere, con l'obbiettivo già dichiarato di fare di quella che si apre oggi la crisi di governo-lampo più breve della storia. Entro domani sera saliranno al Quirinale tutte le forze rappresentate in Parlamento chiamate a dire al Capo dello Stato se ci sono o no le condizioni per quel governo forte che affronti l'emergenza crisi; un governo che Napolitano mercoledì ha messo nero su bianco essere l'unica alternativa ad elezioni anticipate in tempi brevissimi, per le quali il 15 gennaio 2012 sarebbe già una data possibile.Mario Monti, da ieri al lavoro nel suo ufficio a Palazzo Giustinani da neo senatore a vita nominato da Napolitano con mossa volutamente pubblica, a sorpresa e a ridosso della crisi di governo, ha già il via libera di Pd e Terzo Polo, una prudente disponibilità di Idv, la irremovibile contrarietà della Lega. Il Pdl dovrà sciogliere la riserva fra stasera, quando Berlusconi riunirà la presidenza del partito, e domani quando il Pdl salirà nel pomeriggio al Colle per dire la sua. Napolitano prenderà nota. E quindi deciderà, per un incarico che arriverà probabilmente già domani sera. Mario Monti potrà dunque essere premier alla riapertura dei mercati lunedì prossimo con una lista dei ministri e un programma da sottoporre al voto del Parlamento nelle 48 ore successive.Se il Pdl ci starà, nascerà quel Governo che hanno già fatto sapere di gradire tanto i mercati, con la ripresa di fiducia nell'Italia dalla nomina di Monti a senatore a vita in poi, come i vertici delle comunità internazionale occidentale politica e finanziarie. Con le telefonate e le visite a Napolitano in questi due giorni dei capi di Stato di Usa,Germania,Francia e del Presidente della Ue Van Rompuy. Con le visite pubbliche a Monti del Governatore di Bankitalia Visco e del Presidente della Bce Draghi. Con le dichiarazioni pubbliche della Direttore dell'Fmi Christine Lagarde.Altrimenti con ogni probabilità Napolitano scioglierà le Camere per mandare il Paese alle urne non oltre gennaio. Con Mario Monti possibile candidato Premier di quelle forze che lo avrebbero già domani sostenuto nel suo programma di 'cura da cavallo bipartisan' per il Paese. E, forse, anche già Premier. Se, nonostante il no del Pdl, al Quirinale si riterrà che sia utile al Paese non far scemare il clima di rinnovata fiducia nel Paese guidato dal neo senatore a vita.
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