Fini/Fuorionda su Berlusconi e mafia, il premier: "Deve chiarire"

Fini/Fuorionda su Berlusconi e mafia, il premier: "Deve chiarire" Indiscrezioni dal vertice dei coordinatori del Pdl

Roma, 1 dic. (Apcom) - Silvio Berlusconi avrebbe chiesto un "pubblico e tempestivo chiarimento" da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini, perché altrimenti, avrebbe sottolineato, così "non si può andare avanti". Così il premier si sarebbe espresso per telefono alla riunione dei coordinatori del Pdl, dopo un "fuorionda" di Fini. Si tratta di un video che risale al 6 novembre, ma che potrebbe essere stato registrato anche più recentemente tanto sono ancora attuali i temi che vengono affrontati. In primis, i rapporti con il premier e le rivelazioni del pentito Spatuzza considerate una "bomba atomica". Nel video pubblicato oggi sul sito di Repubblica.it, si colgono scampoli di conversazione che il presidente della Camera ha con il procuratore della Repubblica, Nicola Trifuoggi, seduto accanto a lui. Una chiacchierata confidenziale che si svolge nella convinzione che i microfoni siano spenti. Ma non è così. "L'uomo confonde il consenso che ovviamente ha e che lo legittima a governare con una sorta di immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità di garanzia: Magistratura, Corte dei conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento. Siccome è eletto dal popolo..." dice Fini. Poi il presidente della Camera parla del pentito Gaspare Spatuzza e presagisce il rischio che deflagri una "bomba atomica". Queste le sue parole: "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica". La terza carica dello Stato non si è scomposta e, anzi, attraverso una nota del suo portavoce ha sottolineato la "coerenza" delle sue parole "dice in privato esattamente quanto afferma poi pubblicamente". Ma nel Pdl è scoppiata la polemica, culminata nelle indiscrezioni serali sulla riunione del Pdl, convocata in tutta fretta proprio dal premier. E sembra che Berlusconi non abbia nascosto con i suoi interlocutori telefonici - Ignazio La Russa e Denis Verdini, insieme ai capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri - di essere infuriato, amareggiato e deluso.Nel corso della riunione, durante la quale soprattutto l'area forzista del partito avrebbe puntato il dito contro le continue prese di distanza di Fini, si sarebbe sottolineata la necessità di non lasciar cadere questo nuovo strappo del presidente della Camera.

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