Copenaghen/ Greenpeace 'assalta' il Colosseo: Fare accordo ora

Copenaghen/ Greenpeace 'assalta' il Colosseo: Fare accordo ora In 50 hanno fatto 'scritta umana' per chiedere impegni ambiziosi

Roma, 9 dic. (Apcom) - Gli attivisti di Greenpeace sono saliti sul più importante monumento storico di Roma, il Colosseo, per chiedere che a Copenhagen venga raggiunto un accordo storico. Si tratta di otto climbers di cui due donne. Hanno aperto uno striscione di 300 metri quadrati con scritto "Copenhagen: accordo storico adesso, make history now!". Cinquanta volontari hanno composto con i loro corpi una scritta umana ai piedi del Colosseo, per chiedere impegni ambiziosi e vincolanti per la riduzione dei gas serra. La protesta pacifica avviene due giorni dopo l`apertura del vertice sui cambiamenti climatici di Copenhagen, e all`alba della consegna al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, del Premio Nobel per la Pace, domani a Oslo."I cambiamenti climatici e la pace nel mondo sono due facce della stessa medaglia" afferma Francesco Tedesco, responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace "Se i leader del mondo non agiranno adesso per ridurre i gas serra, il Pianeta andrà incontro a estinzioni di massa di specie animali e vegetali, migrazioni di massa e carestie, una bomba destabilizzante per la pace nel mondo. Il Presidente Obama e gli altri leader hanno adesso l`opportunità di garantire a tutti noi un futuro sostenibile di pace, ed entrare così nella storia".Non è troppo tardi per evitare impatti climatici catastrofici, ma le decisioni devono essere prese adesso. Le questioni cruciali sul tavolo dei negoziati di Copenhagen rimangono ancora aperte, e per sbloccare la situazione occorre che siano i Paesi industrializzati a fare il primo passo impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40% al 2020, e garantendo risorse finanziarie pari a 110 miliardi di euro all`anno per fronteggiare i cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo."Copenhagen dovrà avere come risultato un accordo socialmente equo, ambizioso negli obiettivi e legalmente vincolante - spiega Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia - Qualsiasi accordo genericamente politico o che voglia dilazionare nel tempo un accordo serio è un modo per sprecare un`occasione storica: mai come oggi il mondo si è mobilitato per chiedere una sola cosa: agire per salvare il Pianeta dai cambiamenti climatici più catastrofici".Domani a Bruxelles si aprirà, inoltre, un nuovo incontro dei Capi di Stato europei, che affronteranno la loro posizione sul clima, proprio in vista di Copenhagen. Greenpeace chiede all`Europa di innalzare il proprio obiettivo unilaterale di riduzione delle emissioni come indicato dalla scienza, portandolo dall`attuale 20% al 40% entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990. L`Europa deve inoltre impegnarsi a fornire risorse finanziarie pubbliche pari almeno a 35 miliardi di euro per i Paesi in via di sviluppo.

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