BRUXELLES - Mantenere il meccanismo di finanziamento diretto alle piccole e media imprese, già previsto in Horizon 2020, anche nel prossimo programma europeo per la ricerca e l'innovazione, è l'appello congiunto lanciato dall'Apre, l'Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, e da sei organizzazioni di categoria, Confindustria, Confcommercio, Confapi, Confartigianato, CNA, Union Camere, che temono un cambiamento della filosofia alla base del nuovo 'Horizon Europe'.
"La proposta della Commissione di mantenere il futuro Consiglio europeo per l'innovazione (EIC) in prima linea sul fronte delle innovazioni rivoluzionarie è benvenuta" si legge in una nota, "ma è essenziale sottolineare che l'innovazione ad alto impatto sulle società è anche consentita dal miglioramento continuo di prodotti, servizi o modelli aziendali esistenti". Nel manifesto si chiede di conservare uno schema di finanziamento dedicato alle PMI - sul modello dello Strumento PMI di Horizon 2020 - e di rimuovere "gli ostacoli che impediscono l'accesso ai finanziamenti causando un tasso di successo molto basso per i candidati". L'Italia teme di perdere un sostegno importante all'innovazione delle piccole imprese e medie imprese. In quasi quattro anni di storia dello Strumento PMI nel programma Horizon 2020, l'Italia si è posizionata al secondo posto a livello europeo - alle spalle della Spagna - per numero di progetti premiati, 427 in totale tra fase uno e fase due dello strumento.
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