BRUXELLES - Lo scorso anno, 95,3 milioni di persone nell'Unione europea, pari al 21,6% della popolazione, erano a rischio di povertà o di esclusione sociale. Lo rende noto Eurostat, precisando che il dato è rimasto stabile rispetto al 2021, quando erano 95,4 milioni le persone a rischio. Il rischio di povertà o esclusione sociale, sottolinea l'ufficio di statistica europeo, "è più elevato" per le donne rispetto agli uomini (22,7% rispetto al 20,4%) e oltre un quinto (22,4%) delle famiglie europee con figli a carico è a rischio. I valori più elevati sono stati osservati in Romania (34%), Bulgaria (32%), Grecia e Spagna (entrambe al 26%). L'Italia è al di sopra della media europea con il 24,4%, con 14,3 milioni di persone a rischio. Le quote più basse sono state registrate in Repubblica Ceca (12%), Slovenia (13%) e Polonia (16%).
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