BRUXELLES - "Le sfide che giustificano l'attuale politica della Bce non sono sparite, l'economia dell'Eurozona affronta rischi nel breve termine collegati a fattori esterni, e l'inflazione resta persistentemente sotto l'obiettivo": lo ha detto Christine Lagarde, prossima presidente della Bce, nell'audizione al Parlamento Ue che oggi voterà sulla sua nomina.
"Sono d'accordo con il board della Bce: è giustificato proseguire una politica accomodante per lungo periodo per arrivare a un'inflazione sotto il 2% ma vicina al target", ha sottolineato Lagarde nell'audizione al Parlamento Ue.
"Ero presidente (del Fmi, ndr) quando Draghi disse 'will do whatever it takes within our mandate, and I believe it will be enough'. Spero di non dover mai dire una cosa simile perché significherebbe che gli altri policymaker non stanno facendo quello che dovrebbero": così la prossima presidente della Bce, Christine Lagarde.
"L'impatto delle misure non convenzionali, per continuare ad essere positivo, dovrà basarsi su analisi costi-benefici. Bisogna essere vigili", ha detto Lagarde. "La Bce deve fare un inventario" delle misure "e riflettere se il quadro di politica monetaria è sufficientemente solido per far fronte alle nuove sfide", ha spiegato.
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