Domani voto Gb, ritardi tagliano fuori espatriati

LONDRA - Preparativi agli sgoccioli nel Regno Unito dove domani si vota dalla 7 alle 22 ora locale per le elezioni Europee, con tre giorni di anticipo rispetto alla generalità degli altri Paesi e alla data dell'annuncio dei risultati (previsto per la sera di domenica 26). La consultazione, tradizionalmente a bassa affluenza sull'isola, si tiene in un clima di forte scontro e persino di paradosso, tenuto conto che i britannici vi partecipano solo a causa del rinvio della ratifica della Brexit decretata dal referendum di tre anni fa. Un tema che, peraltro, continua a dilaniare il Regno in fronti opposti sullo sfondo del perdurante stallo parlamentare. Intanto la Bbc rilancia oggi la polemica di alcuni sudditi di Sua Maestà espatriati in altri Paesi europei, in particolare in Francia, che potrebbero non essere in grado di votare a causa dell'organizzazione avviata solo all'ultimo momento e a ritardi postali nell'invio dei moduli necessari. Negli ultimi sondaggi, ammessi oltremanica fino a questa settimana, la tendenza appare netta: il nuovo Brexit Party di Nigel Farage è indicato in testa fra il 30 e il 34% dei voti a seconda degli istituti; segue il Labour di Jeremy Corbyn poco oltre il 20%; a ruota - in ripresa - i Liberaldemocratici di Vince Cable, la meglio piazzata tra le forze del frammentato schieramento dei pro-Remain e pro-referendum bis convinti; e quindi i Tory della premier Theresa May, sprofondati stando alle previsioni a un umiliante quarto posto, attorno al 12%. 

 

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