BRUXELLES - Secondo la Corte di giustizia della Ue la normativa italiana in materia di appalti pubblici, secondo la quale il subappalto non può superare il 30% dell'importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture, non è in linea con le norme Ue. "La direttiva Ue 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici" deve essere interpretata nel senso che "osta a una normativa nazionale", come quella italiana "che limita al 30% la parte dell'appalto che l'offerente è autorizzato a subappaltare a terzi", scrive la Corte nella sentenza pubblicata oggi che riguarda la causa della Vitali contro Autostrade per l'Italia.
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