Bullismo:soldi o botte, arrestati 15enni

(ANSA) - TORINO, 5 MAR - "Se non vuoi essere picchiato cidevi pagare". E' una vera e propria estorsione quella messa inatto da due quindicenni ai danni di un coetaneo che, per evitarele botte, per tre mesi ha dovuto versare con cadenza settimanaledelle somme di denaro. Ad interrompere la storia, che si èsvolta nel Torinese, sono stati i carabinieri: per i due bulli,di cui adesso si occuperanno la procura e il tribunale per iminorenni, è stato disposto "l'obbligo di permanenza in casa".Quando il ragazzo non è più riuscito a procurarsi il denaro perle "rate", è stato costretto con le minacce a spacciare hashish. La vicenda si è trascinata dal dicembre del 2015 allo scorsofebbraio. La vittima dell'estorsione ha dovuto pagare in tutto2.500 euro. La "quota" però cresceva una settimana dopo l'altra,fino ad arrivare a 500 euro, una somma che il ragazzo non potevaracimolare tutta in una volta: i giovanissimi estorsori, così,hanno pensato di trasformarlo in pusher. A quel punto la vittimasi è rivolta ai carabinieri.

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