Vignali dopo il pari con il Monza
«Il Lecco paga un black-out»
L’autocritica dopo la sfida ricca di colpi di scena. «C’è molto rammarico perchè sul 2-1 dovevamo vincere. Abbiamo dato tutto ma la nostra squadra non può prendere 2 gol in 3 minuti»
Il Lecco arranca nelle parti più nobili della classifica. La rincorsa sfianca e quando pareggi, in extremis, una partita ormai vinta fino all’80°, vuol dire che c’è qualcosa che non va.
Le assenze importanti, innanzitutto, hanno fatto rendere conto a chi non l’avesse capito, che senza França e Baldo (ma domenica anche senza Lazzarini), il Lecco fa molta fatica. Ha un cuore e un carattere grandi così, dati dai giocatori e da un mister mai domo. Ma basare tutto sull’agonismo non basta.
Soprattutto quando, come capitato contro il Monza domenica, dovresti ragionare, essere lucido, controllare la partita, “andare” di meno e far passare il tempo senza correre pericoli. Invece il Lecco è incappato in due errori marchiani (anche se sul 2 a 3 c’era netto fuorigioco), due errori, per usare il linguaggio del tennis, “non provocati”.
Paolo Vignali, al rientro con gol (quello del momentaneo vantaggio), è assolutamente d’accordo con questa analisi: «C’è grande rammarico – ammette il centrocampista classe 1989 - perché una squadra come la nostra che va sul 2 a 1 in casa, dopo essere partita bene e aver subìto il pareggio su un campanile e un mezzo pasticcio, non può non vincere. Abbiamo dato tutto ma fatto sta che dall’80° all’83° abbiamo preso due gol. Una squadra come la nostra non può permetterselo, ma nonostante questo, pur essendo andati sotto per 3 a 2, abbiamo avuto grande reazione e abbiamo pareggiato ».
L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola martedì 12 gennaio
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