Sport / Sondrio e cintura
Lunedì 01 Luglio 2013
Valtellina Basket Circuit
Una storia iniziata nel ’68
Da un’idea di Pini la scommessa di portare i migliori in Valle
Gli inevitabili alti e bassi, poi il grandioso rilancio dell’83
La Valtellina, zona più decentrata della Lombardia, è da parecchi anni la capitale del basket estivo, e da un trentennio ospita il Basket Circuit, una manifestazione unica a livello europeo, di cui Diego Pini sta preparando l’edizione numero 31. Ma questo importante traguardo non è stato conseguito per caso, bensì è il frutto di un paziente lavoro organizzativo, iniziato ben 45 anni addietro.
In questa sede vogliamo riportare le tappe salienti di un cammino che ha permesso di vedere all’opera, nei palazzetti valtellinesi, il meglio del basket italiano e anche mondiale.
Bisogna dunque risalire al 1968, quando la pallacanestro sondriese era frammentata tra varie società e si decise di dare vita ad un’entità provvisoria (l’Unione Basket) che facilitasse il coordinamento di tutte le forze. La presenza a Sondrio di un appassionato come Aldo Anastasi, organizzatore del famoso torneo di Roseto – affiancato da alcuni giovani appassionati, tra cui Diego Pini – portò all’idea di allestire un evento internazionale. Ma dove farlo svolgere, dato che la piccola palestra di Via Trento, unico impianto coperto dell’epoca, era chiaramente improponibile? Con i dovuti permessi, si tagliarono due alberi nel cortile delle scuole elementari di via Battisti, si asfaltò un rettangolo e il campo nacque velocemente. Il torneo fu dedicato alla memoria di Salvatore Padua, giovane e dinamico insegnante d’educazione fisica che stava seminando il basket a piene mani, morto in un incidente stradale proprio durante la fase preparatoria della rassegna. Per l’occasione, il Comune di Sondrio aveva acquistato delle bellissime tribune, utilizzabili a moduli, capaci di ospitare fino a 1.500 spettatori.
La rassegna si rivelerò un successo tecnico e di pubblico e vide in scena Gulf Oil, Spartak Brno, Zadar e Oransoda. Nell’incontro decisivo, sul campo di Via Battisti, la selezione americana dell’allenatore giramondo Jim Mc Gregor batté i canturini per 77-72. Nell’anno successivo ritorna il grande basket con Twa (Usa), Lokomotiva (Jugoslavia), Oransoda Cantù e Splugen Gorizia. Vince, ancora, il quintetto allenato da McGregor, che supera i goriziani per 88 a 82. Tra i campioni in lizza Gianfranco Pieri, già capitano del grande Simmenthal, il play-maker slavo Pino Giergia ed il pivot Cresimir Cosic, avviato ad una prestigiosa carriera tra i professionisti americani. Un esile ragazzino di Cantù fu designato atleta più promettente: era il diciassettenne Pierluigi Marzorati, futuro “Mister Europa”. Il torneo poi si fermò e vide una terza e ultima edizione solo nel 1973: vinse il Barcellona, con gli assi Carmichael e Blondet, battendo per 109-73 una deludente Innocenti Milano .
Per un decennio tutto sembrava finito, ma la fiamma non era spenta. Racconta Diego Pini, l’inventore del Basket Circuit: «Nel 1983, Lello Morbelli, generalo manager della Pallacanestro Cantù mi propose, dal momento che la sua squadra trascorreva il ritiro estivo a Bormio, di dare vita ad un torneo che subito pensai itinerante. Con il patrocinio della Camera di Commercio, allora presieduta a Renzo Maganetti, ex cestista, e con il contributo sostanziale del Credito Valtellinese nacque il “Marchio Valtellina” Basket Circuit e le prime edizioni si disputarono a Bormio, Sondrio, Morbegno e Tirano».
Sembrava un fatto episodico, quello del 1983, la realtà si è rivelata ben diversa. Non solo con il Circuit ornai lanciato, ma con i Mondiali Juniores del 1985 e i ritiri della Nazionale azzurra maschile.
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