Un valsassinese in Coppa
Sogno del ct azzurro Riva

L’augurio dell’oggionese alla vigilia della massima competizione - «Da troppo tempo un lecchese non arriva più ai livelli assoluti»

Livigno

La stagione agonistica 2013/14 lecchese degli sci stretti, quelli del fondo, sta per iniziare e con essa arriva l’in bocca al lupo non di una persona qualunque, ma addirittura del commissario tecnico della nazionale italiana maschile di coppa del Mondo, Paolo Riva.

Da anni domiciliato in Valle D’Aosta ma cresciuto con la famiglia a Oggiono in Brianza e lecchese purosangue.

Raggiunto a Livigno nell’immediata vigilia della partenza verso la Fillandia, nazione che ospita, a Kuusamo, l’esordio in Coppa del Mondo, Riva fa il tifo per i fondisti valsassinesi.

Un tifo sano, genuino che arriva dal profondo di un animo da sempre sensibile per gli sportivi della sua terra. «Il mio sogno prima di abbandonare le scene sarebbe quello di avere nella squadra maggiore azzurra un atleta della Valsassina - dice Paolo -. Ormai è davvero troppo tempo che nessun fondista della provincia di Lecco non arriva ai massimi livelli (l’ultima fu Anna Rosa nel triennio 2001 - 2003 con sei gettoni in coppa del mondo )».

Raggiungere il top sembra impresa titanica, una vera impresa Riva in quest’ottica dispensa anche consigli. «I ragazzi non vanno spinti scriteriatamente ad arrivare chissà dove, certo da essi bisogna pretendere il massimo impegno ma guai a passare il segno. Ho visto nella mia lunga carriera allenatori esasperare i ragazzi pretendendo sempre di più, facendo in questo modo non si cava ragno dal buco anzi si ottiene l’esatto contrario e l’atleta intorno a quindici, sedici anni abbandona l’attività».

Riva, ultima considerazione; conosce i due atleti dello Sci club Primaluna Matteo Baruffaldi e Chiara Busi? «I nomi non mi giungono nuovi, anzi di Matteo ne ho sentito parlare bene, adesso è difficile dire dove potranno arrivare. Faccio a loro un enorme in bocca al lupo augurandomi di poterli gestire in competizioni a livello internazionale staremo a vedere».n

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