Sport / Sondrio e cintura
Domenica 11 Giugno 2017
Un serpentone sullo Stelvio: è festa grande
In 2.700 hanno preso il via da Bormio per la classica di inizio estate sulle strade del mito. Quasi la metà dei concorrenti stranieri per una manifestazione dal carattere sempre più internazionale
Fin dalle sei e un quarto del mattino le griglie di partenza hanno accolto i ciclisti della Gf Stelvio Santini. Un lungo serpentone di oltre 2.700 atleti pronti a portare la loro sfida ai tre circuiti allestiti dalla Us Bormiese, aventi come leitmotiv la scalata finale ai “2.760” tra i più spettacolari al mondo. Corto, medio e lungo gli “spremitori” di fatica ed emozioni da affrontare, che potremmo associare a “Il buono, il brutto e il cattivo” in un accostamento cinematografico al lavoro di Sergio Leone.
Il Buono, cioè il “Rotta Corta”, 60km, 1.950m di salita tra Bormio, Sondalo, Bormio, Stelvio; il Brutto, “Medium Route”, 137,9 km, 3.053m di salita, con percorso: Bormio, Teglio, Bormio, Stelvio; il Cattivo, il “Percorso Lungo”, 151,3 km, 4.058m di salita da Bormio a Teglio, al Mortirolo, di nuovo Bormio e infine Stelvio. Fra i partenti Alessandro Ballan (già campione del mondo) numero 11, Alessandro Vanotti 13, Enrico Zen, Cristian Pinton, Emily Collinge, pettorale 110 giro medio: alla salita di Teglio solo sei uomini hanno fatto meglio di lei. Una bravissima “macchina da guerra” è stata definita da Gianni Mauri, la “voce” della Granfondo, al quale ha confidato: «il ciclismo mi piace proprio». Lo Stelvio ha dato il meglio di sé, con una giornata eccezionale, senza una nuvola.
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