Ufficiale: Bertani
dà l’addio al Sondrio
L’ex allenatore biancazzurro: «Scelta obbligata, devo dedicarmi di più al Milan - Il presidente Mostacchi ha sempre saputo tutto. Qui mi sono trovato benissimo»
Paolo Bertani non è più l’allenatore del Sondrio. È lo stesso mister a dare la notizia. «Nessun mistero e nessun’altra panchina - spiega -: dovrò solo dedicare la maggior parte del tempo al mio lavoro di collaboratore e osservatore del Milan».
Così si conclude la brillante esperienza, alla quale è mancata solo la soddisfazione della promozione in serie D (che però potrebbe arrivare tramite il ripescaggio) per il tecnico lecchese. E si apre la successione. Due le ipotesi più accreditate: la promozione di Alberto Bertolini da responsabile del settore giovanile alla guida della prima squadra e quella del ritorno di Gibo Del Nero.
Nei prossimi giorni il presidente Oriano Mostacchi, scioglierà l’incognita e da quel momento partirà il nuovo Sondrio. Che potrebbe essere anche molto diverso da quello voluto da mister Bertani: molto più valtellinese e meno “straniero”.
Il tecnico lecchese lascia con qualche rimpianto. «È stata un’annata meravigliosa, che non potrò mai dimenticare -spiega Bertani -. A Sondrio mi sono trovato benissimo: con la società, a partire dal presidente Oriano Mostacchi e da Habib Zallouz, al quale va un forte abbraccio; con i giocatori e con il pubblico che ha sempre riempito la Castellina. Ma ho dovuto scegliere tra il Milan, con il quale collaboro da trent’anni e i biancazzurri».
Una scelta obbligata, che l’allenatore avrebbe volentieri rimandato. «L’anno scorso sono riuscito a conciliare, qualche volta anche facendo dei “miracoli”, le due attività, ma adesso, con la riorganizzazione della società rossonera il mio impegno sarà ancor più pressante - dice l’ex allenatore biancazzurro -. Dovrò andare anche spesso all’estero e quindi non mi sarà più possibile allenare».
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