Sport / Sondrio e cintura
Martedì 17 Luglio 2018
«Tutte le partite saranno delle finali»
Nordi, il nuovo allenatore del Sondrio, ha le idee chiare: «Sarebbe bellissimo essere l’Atalanta della D». Il presidente Mostacchi: «Siamo rimasti affascinati dal suo modo di intendere il calcio e dai suo valori».
«Sarebbe bellissimo essere l’Atalanta della serie D: una società piccola, ma importante, che lavora bene da anni e che ha saputo valorizzare i giovani». Si è presentato così ieri alla Castellina il neo tecnico del Sondrio Omar Nordi: pochi concetti, ma idee ben chiare in testa e tanta voglia di scendere in campo per cominciare la sua nuova avventura a tinte biancazzurre: «È stata una cosa improvvisa, - racconta così Nordi la trattativa con la società del presidente Oriano Mostacchi - ma ci siamo trovati subito. Sono entusiasta: spero e credo di poter dare la mia professionalità, anche grazie alle conoscenze che ho maturato nella mia carriera».
L’obiettivo del Sondrio, tornato in serie D dopo due stagioni d’assenza, sarà quello di conquistare una salvezza quanto più possibile tranquilla e Omar Nordi sa che, per centrare questo traguardo, tutte le componenti dovranno remare nella stessa direzione: «Nella mia carriera - ha sottolineato il neo tecnico del Sondrio - ho vinto campionati e mi sono salvato quando società, squadra e tifosi hanno lavorato bene insieme: anche il Sondrio l’anno scorso ha vinto grazie a una società seria, un mister e uno staff forte e i suoi tifosi. Si vince sempre con queste tre componenti». Ecco dunque, che mister Nordi ha sottolineato come si farà «aiutare molto dallo staff, visto che loro conoscono le dinamiche dello spogliatoio» ed è stato chiaro anche su quella che sarà la sua filosofia e il suo approccio alle “questioni di campo”.
«Sono i ragazzi, i giocatori, la mia filosofia - ha ammesso Nordi - sono i giocatori a “dettare” i moduli, io mi metto a disposizione dei ragazzi. Ho sempre cercato di “rubare” qualcosa agli allenatori che ho avuto, e ho avuto la fortuna di avere anche allenatori importanti che poi hanno lavorato anche in categorie maggiori. Sono un allenatore giovane, sono come un “fuoriquota”, arrivo da settori giovanili professionistici e ora voglio proseguire sulla strada intrapresa l’anno scorso a Pavia, squadra neopromossa come è oggi il Sondrio e salva senza passare dai playout. Per noi tutte le partite saranno finali, in casa e in trasferta».
La giornata di ieri è servita a Omar Nordi non solo per presentarsi a stampa e tifosi, ma anche per prendere il primo contatto con il campo e le strutture della Castellina: «Il campo è molto bello e accogliente e per me è fondamentale sia così visto che proprio sul campo lavorerò. Quando sono arrivato in macchina ho rallentato per osservarlo: su internet, però, ci sono foto vecchie che non gli rendono giustizia. Dovete cambiarle» scherza il mister biancazzurro.
A fare gli onori di casa nel corso della presentazione di ieri il presidente Oriano Mostacchi: «Da come ci presentiamo - ha esordito Mostacchi - si capisce subito che siamo una società vera, che quel che ha lo mostra con orgoglio, senza alcuna vergogna o pudore. Abbiamo incontrato Nordi, lo abbiamo valutato e siamo rimasti affascinati dal suo modo di intendere il calcio e dai suoi valori che si sposano con quelli della nostra “valtellinesità”. Nordi è un uomo di campo, battagliero, senza puzza sotto il naso e che si vuole mettere a disposizione di squadra e società».
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