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Mercoledì 27 Gennaio 2016
Turati non si dà pace per il rigore
«Ma non dobbiamo mollare»
Il difensore analizza l’episodio: «Non avrei dovuto toccare Mazzini» Il bluceleste guarda avanti: «Dobbiamo difendere il secondo posto e fare il massimo dei punti»
È stato indicato come il principale fautore del pareggio di domenica. Lui, il lecchese classe 1983, Marco Turati, il più esperto dei difensori blucelesti, è caduto nella trappola del rigore. Della trattenuta malandrina ma commessa sotto gli occhi dell’arbitro. E così Mazzini, che è caduto dopo il contatto, ha ottenuto rigore ed espulsione di Turati. Il che ha decretato la fine delle speranze di vittoria del Lecco, anche se al 93° l’arbitro avrebbe dovuto essere altrettanto attento e concedere il penalty anche a favore del Lecco per atterramento, plateale, di Bodini in area.
Ciò non toglie che, a quattro giorni dall’episodio, il pur esperto Turati non riesce ancora a darsi pace: «Penso che sia stato veramente un peccato non aver vinto questa gara. Nel complesso avevamo fatto un buon primo tempo e quell’episodio ha condizionato tutta la partita. A riviverlo con il senno di poi, la disamina è abbastanza facile: avrei dovuto lasciar fare a Mazzini gol per giocarci l’ultima mezz’ora in undici contro undici. Penso che avremmo vinto, in perfetta parità numerica…».
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