Sport / Sondrio e cintura
Mercoledì 12 Agosto 2015
Troppi problemi organizzativi: addio Valmalenco-Valposchiavo
In molti avrebbero voluto che quell’addio fosse solo un arrivederci. Invece, il comitato organizzatore della kermesse italo svizzera, disegnata sui sentieri dei contrabbandieri che univano la Valmalenco alla Valposchiavo, ha fugato ogni illusione.
Nessuna speranza: la gara delle gare non ha futuro. In molti avrebbero voluto che quell’addio fosse solo un arrivederci. Invece, il comitato organizzatore della kermesse italo svizzera, disegnata sui sentieri dei contrabbandieri che univano la Valmalenco alla Valposchiavo, ha fugato ogni illusione. «Ogni tentativo di trovare una guida al gruppo di lavoro composto dai volontari della Sportiva Palù di Poschiavo e della Sportiva Lanzada è stato vano – ha commentato il numero uno del sodalizio elvetico Pietro Fioletti -. Ci abbiamo creduto, ma senza la persona giusta al timone ogni speranza di tornare a essere una della sky top a livello mondiale sarebbe stata vana. Come se non bastasse, il non facile momento finanziario e la perdita dell’importante contributo del Cantone dei Grigioni non ci ha certo aiutato».
Di qui la sofferta decisione di alzare bandiera bianca: « Dispiace moltissimo, ma quando raggiungi determinati livelli non puoi accontentarti di proporre un evento come tanti. Per anni la nostra gara è stata fiore all’occhiello del circuito di World Series. Sui nostri sentieri è nata una stella di caratura mondiale come Kilian Jornet. Da noi è nato il mito di Ricardo Mejia. Sui 30km che uniscono Lanzada a Poschiavo si sono viste performance strepitose come quella di Marco De Gasperi nel 2007 con quel record -2h32’03”- che nessuno è più riuscito a battere. O quello al femminile della britannica Angela Mudge che chiuse i 31km di gara in 3h10’18”». Ora quindi è ufficiale, quello strepitoso itinerario fatto di panorami mozzafiato all’ombra del Pizzo Scalino e del Massiccio del Bernina resterà solo un ricordo.
«Meglio avere un bel ricordo di una gara strepitosa, che portare avanti un evento non all’altezza delle aspettative – ha concluso Fioletti -. Da parte del comitato organizzatore non mi resta che ringraziare i nostri storici main sponsor Repower e Raiffeisen Banca Valposchiavo, gli enti pubblici svizzeri – italiani e quelle aziende che hanno creduto nella bontà di quest’evento. Grazie agli atleti che ci hanno onorato della loro presenza e ai numerosi volontari che con il loro impegno hanno reso la International SkyRace Valmalenco – Valposchiavo una della gare più belle al mondo».
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