Terza sconfitta consecutiva per il Lecco, battuto 2 a 1 dalla Pro Patria

Ora è davvero crisi. Tre sconfitte consecutive delle quali due subendo una rimonta. E nove gol presi in quattro partite. Un tempo per uno, ma il secondo è decisivo come spesso accade. Come già capitato il Lecco nella ripresa perde distanze e compattezza e la squadra avversaria ne approfitta. Solita distrazione su calcio d’angolo e poi un gol lasciato segnare con troppa facilità alla Pro Patria.

Certo, il Lecco è stato menomato da tante assenze e da un’espulsione affrettata (quella di Galeandro al 22’ s.t.) . Mancavano Ionita, Zuberek, Marrone, Frigerio (in panchina, ma a mezzo servizio), Di Gesù (idem anche se poi è entrato nel finale). Anche la Pro Patria però aveva tanti assenti. Travaglini, Mallamo, Toci, Renault, Vaglica, mentre Alcibiade e Palazzi erano in panchina ma quasi indisponibili. Per dire che non solo il Lecco giocava con un handicap. Eppure la Pro Patria, sette Under contro nove Over, ha saputo prevalere senza troppi sforzi dopo un primo tempo di sofferenza.

Nel primo tempo il Lecco scende in campo con un 4-2-3-1 figlio di un undici menomato pesantemente da tante assenze: su tutti Ionita, poi Zuberek, Marrone, Frigerio (in panchina, ma a mezzo servizio), Di Gesù (idem anche se entra nel finale.). Anche la Pro Patria ha tanti assenti: Travaglini, Mallamo, Toci, Renault, Vaglica, mentre Alcibiade e Palazzi sono in panchina ma pressoché indisponibili. Fatto sta che è giovani contro vecchi perché la Pro Patria schiera sette “Under” mentre il Lecco nove “Over”. L’esperienza in serie C, per fortuna conta. E così il Lecco mena le danze nel primo tempo. Niente di travolgente, ma la Pro Patria non riesce a impostare, mentre il Lecco, soprattutto con Ilari ci prova con convinzione. E così è proprio lui a lanciare Sipos abile a farsi trovare nello spazio: Rovida esce alla disperata sul lato corto sinistro dell’area e lo atterra. Rigore. Sul dischetto va il freddissimo Lepore che insacca spiazzando Rovida. Poi nel primo tempo succede poco o niente perché la Pro Patria non riesce a imbastire azioni particolari, mentre il Lecco appare in grado di gestire. Però gli errori in impostazione non mancano e su uno di questi per poco non nasce l’azione del pareggio, contrata in angolo (poi senza effetti). Anche perché sui corner il Lecco soffre sempre, incredibilmente. E così nella ripresa dopo due corner i tigrotti ritrovano la parità con una girata sotto porta dell’ex Beretta, illustre sconosciuto a Lecco ma ieri protagonista anche perché sul corner decisivo Kritta se lo perde in area. Mettici al 22’ anche il secondo giallo, questo giusto (il primo è un ‘invenzione arbitrale) e il Lecco che era passato a un coraggioso 4-2-4 si ritrova in dieci contro undici. E, complice l’incipiente stanchezza, perde. Terza sconfitta e a poco serve chiamare in aiuto le attenuanti blucelesti. Sono attenuanti, appunto, e andando avanti così, la parte destra della classifica diventa una brutta realtà. Urge cambiare vela. Baldini in discussione? Per ora no. Ma di sicuro deve dimostrare di saper far cambiare vela alla nave bluceleste che, ora come ora, fa acqua da tutte le parti.

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