Tallarita e il Bione malridotto

«Il Lecco è a rischio iscrizione»

Il presidente del basket di serie B e i problemi con parquet, tabellone e spogliatoi: «Non ci daranno proroghe e il Palataurus costa. Uniamoci al Calcio Lecco»

Basket B

«Davvero se fai la Lega Pro di calcio, ed hai i conti a posto e impiegato i giovani, ti danno 900mila euro di contributo? Allora non capisco dov’è il problema per un imprenditore che voglia fare calcio: anche se ha un budget di oltre un milione. Io per fare il presidente del Basket Lecco ho spesso un milione e duecentomila euro in cinque anni e non ho visto il briciolo di un contributo. Quasi quasi...».

Parole e voce di un arrabbiatissimo presidente della Gimar Basket Lecco, Antonio Tallarita sull’orlo dell’ennesimo raptus da abbandono di “baracca (il palazzetto del Bione) e burattini”.

«I problemi? Sono quelli del parquet -spiega Tallarita inviperito- che cade letteralmente a pezzi, del tabellone elettronico che non è più a norma e degli spogliatoi che vanno rifatti. Passi per la capienza: 400 posti minimo sono richiesti dalla LegaBasket e noi ne abbiamo 398 omologati, ma su quegli argomenti non si transige. Senza contare che quando piove, dalla tettoia filtra acqua direttamente sul parquet. Un vero disastro e l’omologazione salterà. E per poterla utilizzare -aggiunge Tallarita- i proprietari mi hanno chiesto 240mila euro per un solo anno».

«Fatti due conti, se davvero ci sono degli imprenditori interessati a rilevare la società bluceleste del calcio Lecco, io sin da ora propongo di dar luogo ad una Polisportiva che unisca le due realtà. E lo dico ufficialmente».

L’intera intervista su La Provincia di Lecco in edicola domenica 5 giugno

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