Stop alla Scigamatt, gli organizzatori: «Da soli non ce la facciamo più»

Niente ScigaMatt la corsa più pazza dell’anno a settembre non ci sarà. Una decisione sofferta ma necessaria. «Purtroppo non abbiamo più le forze per organizzare la manifestazione che non è solo la corsa vera e propria, ma richiede eventi in attesa della partenza e dopo l’arrivo - dice Mattia Panzeri, coordinatore della Scigamatt -. Da soli non ce la facciamo più a mettere in campo un’iniziativa così complessa e soprattutto non riusciamo ad assicurare il dopo gara che è fondamentale con la cena, la musica e le premiazioni».

Il gruppo di giovani che nel 2011 ha “inventato” la Scigamatt, tra loro l’attuale sindaco Mauro Gattinoni, ha oggi impegni familiari o di lavoro. Fino al 2019 tutto è andato spedito, senza intoppi, con tante persone pronte a darsi da fare, raccogliendo successi e offrendo uno spettacolo unico, in quanto più che una corsa è stata un vero show con i partecipanti abbigliati in modo stravagante e costretti a superare ostacoli come recinzioni, corsi d’acqua, staccionate, balle di fieno, pneumatici, e tratti scivolosi disposti lungo un percorso dal centro città ad Acquate e da lì verso l’area montana.

«Gli anni sono passati, l’entusiasmo ci sarebbe ancora, ma ciascuno di noi ha anche parecchio altro da fare - prosegue Panzeri -. Le edizioni dal 2020 al 2022 sono saltate per l’emergenza sanitaria, lo scorso anno non ci sono state grandi difficoltà in quanto gli eventi di supporto alla Scigamatt rientravano nel programma dello “Scigalott d’Or” la sagra rionale di Acquate che però è biennale». Ben 1.200 gli iscritti all’edizione 2023.

Il prossimo anno la corsa più pazza della città potrebbe tornare. «Forse, vedremo, in questo momento lo speriamo però sarà tutto da vedere, non possiamo assicurare nulla. Quest’anno facciamo pausa poi ci vediamo», conclude Panzeri. Inizialmente i più avevano pensato a difficoltà dovute all’impegno di alcuni volontari per le paralimpiadi di Parigi, ma in realtà è stato solo un malinteso legato ad un post sulle pagine social della gara.

Salta la ScigaMatt, già confermata la 10ima edizione della Runvinata, in calendario il 7 settembre, con finalità benefica che poi verrà definita. Manifestazione organizzata dalla comunità pastorale della Madonna alla Rovinata, con gli oratori di Germanedo, Belledo e Caleotto, con finalità benefica a sostegno di progetti della stessa comunità pastorale. E tra gli obiettivi della manifestazione c’è proprio anche quello della cura del Magnodeno, con la pulizia e la manutenzione dei sentieri che sono molto frequentati da escursionisti lecchesi ma anche da chi viene da fuori.

«Organizzare la Runvinata non è semplice, fortunatamente ci sono i volontari, senza di loro non si potrebbe fare nulla», dice Gianluca “Cine” Corti del team organizzativo. Chi vuole può comunque proporsi come volontario mandando una mail dalle pagine social della corsa. Corsa che propone tre itinerari diversi, da quello più semplice per le famiglie con bambini al seguito, a quello che si inerpica in montagna per gli esperti, tutti e tre con arrivo all’oratorio di Germanedo.

Il percorso verde si snoda su 5 chilometri parte dall’oratorio del Caleotto verso via Giusti, via Turbada, per raggiungere il Sasso del Sisto, Neguggio e il santuario Madonna della Rovinata. Il percorso giallo, lungo 8 chilometri va dall’oratorio del Caleotto verso via Giusti, via Turbada, Carbonera, Campo de Boi, Madonnina, santuario Madonna della Rovinata, per costeggiare la Via Crucis. Il percorso rosso, quello molto impegnativo e adatto in particolare a chi è allenato, si snoda su 14 chilometri, parte dall’oratorio del Caleotto, e da lì si snoda verso via Giusti, via Turbada, Carbonera, Sasso del Sisto, strada della Cava, Neguggio, Campo de Boi per raggiungere il santuario della Madonna della Rovinata. Le modalità di iscrizione sono sul sito della Runvinata.

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