Sport / Morbegno e bassa valle
Giovedì 27 Giugno 2013
«Sono in forma
Voglio una vittoria»
Le ambizioni di Gavazzi, il talamonese dell’Astana, a pochi giorni dal via del Tour del France
«Sulla carta avrò una certa libertà di azione e mi sono preparato anche in altura a Livigno»
Il Tour de France del centenario prenderà il via sabato dal sud della Corsica, l’isola che ospiterà le prime tre tappe su un percorso tortuoso e strade strette, passando per Porto Vecchio, Bastia, Ajaccio e Calvi, prima di raggiungere la Francia.
È la prima volta che la Corsica accoglie il Tour. Sarà la seconda volta che Francesco Gavazzi, vi prenderà parte: «Il Tour è una gara particolare per me – ha confermato il ventinovenne professionista di Talamona in gara con i colori del Team Astana -, è una corsa difficile e imprevedibile dove bisogna sempre rimanere attenti e concentrati, in ogni momento può andar via la fuga che arriva al traguardo».
Leader indiscusso dell’Astana per la classifica sarà il danese Jakob Fuglsang che, malgrado un incidente ne abbia condizionato la preparazione, punterà a lottare per la classifica generale.
Sulla carta il danese difficilmente insidierà i favoritissimi Chris Froome e Alberto Contador, ma in tre settimane può accadere di tutto e di terreno per attaccare e andare in crisi ce ne sarà molto. Completano la squadra, i kazaki Assan Bazayev, Andrey Kashechkin, Dmitri Muravyev, il campione del mondo under 23, lo svedese Fredrik Kessiakoff e i due italiani Enrico Gasparotto e Francesco Gavazzi: «Sulla carta avrò libertà di azione, anche se bisognerà attendere i primi giorni per vedere come si metterà la classifica – ha aggiunto Gavazzi -, arrivo al Tour dopo alcune settimane di preparazione anche in altura a Livigno, ho intenzione di sfruttare la buona condizione di forma per scrivere il mio nome nell’elenco dei vincitori di tappa di quella che è una delle corse a tappe più importanti al mondo».
Saranno diciotto, se non interverranno sorprese dell’ultima ora, i corridori italiani al via del Tour.
Nessun pretendente dichiarato alla vittoria finale o a un posto sul podio, molti possibili cacciatori di tappe e diversi uomini di fiducia che affiancheranno i loro capitani. L’Astana schiera Enrico Gasparotto e Francesco Gavazzi.
Manuel Quinziato farà parte della Bmc nella quale è uno degli uomini più fidati del capitano designato Cadel Evans. La Cannondale presenta quattro italiani Moreno Moser, Alessandro De Marchi, Alan Marangoni e Fabio Sabatini.
La stella del team è Peter Sagan e tutti lavoreranno per lui, anche se Moser avrà sicuramente un ruolo da battitore libero.
La Lampre Merida fa la parte del leone e ne schiera ben sette: Damiano Cunego, Matteo Bono, Davide Cimolai, Elia Favilli, Roberto Ferrari, Adriano Malori, Manuele Mori.
Matteo Trentin sarà in forza all’Omega Quick Step nel treno di Mark Cavendish.
Il bellunese Davide Malacarne sarà al via con la Europcar mentre nella Saxo Tinkoff al fianco di Alberto Contador correranno Matteo Tosatto e Daniele Bennati. Tosatto, nato il 14 maggio del 1974, è il più vecchio tra i nostri rappresentanti, mentre il più giovane è Moreno Moser, nato il 25 dicembre 1990.
Il Tour del 2013 deve provare a far dimenticare il nuovo scandalo che ha investito il ciclismo mondiale, scoppiato tra l’altro a pochi giorni dall’inizio del Tour de France numero 100: secondo il quotidiano sportivo L’Equipe, Laurent Jalabert avrebbe fatto ricorso al doping durante il Tour del 1998.
È quanto avrebbero rivelato alcuni test retroattivi effettuati nel 2004 su un campione di urina del corridore dall’Agenzia francese anti-doping. «La notizia mi è piombata addosso. Ho sempre dato fiducia allo staff medico, ma è molto difficile sapere che farmaci ci davano all’epoca», ha reagito Jalabert su Rtl.
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