Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 08 Aprile 2016
Sondrio regina delle due ruote
Prima per le società ciclistiche
Il dato in relazione alla popolazione attiva è il migliore in regione. «Il ciclismo gode di buona salute ed è un discorso anche di qualità di vita».
Sondrio è la prima provincia della Regione per numero di società ciclistiche rispetto alla popolazione in età sportiva tra i 7 e i 75 anni di età e la proporzione relativa alla nostra provincia è di una società ogni 6.357 abitanti.
Nella classifica precede Bergamo (una ogni 7.621 residenti) e Lecco (una ogni 7.910). È il dato che emerge da un’analisi di Das Italia, compagnia specializzata nella tutela legale, specializzate del settore.
Tra le regioni la Lombardia è in ottava posizione con un’associazione sportiva ogni 11.753 abitanti; in testa Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige . Per numero di tesserati la Lombardia, con 17.386 unità, è prima in Italia; segue il Veneto con 13.904.
Un risultato che ha favorevolmente impressionato i due maggiori “attori” al riguardo in provincia e cioè il presidente della Federazione Ciclistica Michele Imparato e il delegato del Coni provinciale Ettore Castoldi. Ma che non li ha sorpresi più di tanto visto l’ottimo stato di salute che lo sport delle due ruote vive in provincia di Sondrio. «Dato che la nostra qualità della vita è superiore a quello delle altre provincie, considerato che la bicicletta ne costituisce un aspetto importante, la cosa non mi stupisce. Anche il nostro territorio si presta alla pratica del ciclismo; abbiamo il Sentiero Valtellina per esempio e questo ha senz’altro il suo peso. Magari da quella che era una necessità anni fa, adesso è diventata maggiormente sensibilità ecologica».
«Coni e Fci eseguono da qualche anno, con Regione Lombardia, una rilevazione sull’utilizzo della bicicletta, anche se limitata al solo capoluogo; auspicherei la stessa cosa estesa però a tutti e cinque i mandamenti provinciali e, sono convinto che potrebbero arrivare notizie anche migliori delle rilevazioni eseguite a Sondrio. Sono contento di questi dati, il presidente Michele Imparato lavora tantissimo, si dà da fare per i giovanissimi, gli agonisti, gli amatori e, per ultimo – scherza Castoldi - anche io vado spesso in bici e ho “contribuito” pure io a questo risultato».
«Io ho sempre sostenuto che non siamo gli ultimi in Lombardia – apprezza Michele Imparato – e questa statistica mi trova “allineato”. Pur essendo noi la provincia più piccola in regione (e magari in Italia, non so) come numero di abitanti e come densità di popolazione, non però per superficie (fortemente montana peraltro), non siamo ultimi come tesserati, ma ci piazziamo davanti a Cremona, Mantova, Lodi, Milano stessa. Il ciclismo da noi gode buona salute e pure con qualche buon risultato in campo nazionale».
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