Sondrio Calcio: «Subito in Eccellenza e in serie D entro il 2026»

Creare un mix tra giocatori giovani e calciatori esperti, tra chi è nato e cresciuto in Valtellina e chi, invece, viene da fuori; curare ogni dettaglio per ottimizzare il rendimento e ridurre al minimo i problemi fisici dei componenti della rosa.

Sono questi gli ingredienti che dovranno portare il Sondrio a conquistare il suo obiettivo primario nella stagione 2022-2023, cioè quello del salto di categoria e dell’approdo in Eccellenza. In tal senso non si nasconde il presidente Michele Rigamonti: «Siamo partiti l’anno scorso con un progetto folle, un azzardo - ha esordito Rigamonti -, e devo ringraziare tutti coloro che ci hanno creduto sin dall’inizio. Nella scorsa stagione abbiamo fatto tante cose, anche errori: dopo il girone d’andata eravamo praticamente retrocessi, poi siamo addirittura riusciti a sfiorare i playoff. Ora ripartiamo in maniera diversa e costruiremo una squadra attrezzata per salire di categoria. Ci saranno giocatori valtellinesi, anche perché dopo il lavoro dell’anno scorso alcuni componenti del settore giovanile sono pronti per esordire in prima squadra, e calciatori che vengono da fuori provincia che possono aiutare i nostri giovani a crescere. Abbiamo voglia di vincere subito con il sogno poi di essere in Serie D nel 2026, l’anno delle Olimpiadi di Milano-Cortina».

«Per la prima squadra - ha fatto eco l’amministratore delegato del Sondrio Stefano Parravicini - cerchiamo un equilibrio tra giocatori valtellinesi e innesti esterni. Vari giocatori della formazione Juniores affronteranno la preparazione estiva proprio con la prima squadra».

A guidarla sarà ancora mister Fabio Fraschetti, mentre per quanto riguarda la rosa è già certo un avvicendamento tra i pali: Marco Lassi lascia il Sondrio per l’impossibilità di allenarsi alle 15,30, come i biancazzurri faranno ogni settimana nel corso del campionato, e il suo posto verrà preso da Mattia Fontana che in passato ha già vissuto un’esperienza nel capoluogo. Confermati i valtellinesi Baggini, Gugiatti, Sem, Moroni, Chilafi e Yacoub, mentre saluta anche Davide Baltrigo. «Voglio ringraziare Davide e Marco - ha spiegato sempre il presidente Rigamonti - non solo per quello che hanno dato in campo, ma per l’importante ruolo che hanno avuto per mantenere l’unità all’interno dello spogliatoio».