Sport / Lecco città
Domenica 25 Aprile 2021
«Senza personalità
e troppe le assenze»
Mister D’Agostino analizza la sconfitta del Lecco e a Lucca.
Una Caporetto inattesa, Lucca. Tante occasioni, tanti errori, enormi ingenuità. E da una possibile vittoria con terzo posto annesso, si passa al rammarico enorme del dopo gara. Gaetano D’Agostino se la prende con il terreno di gioco, con i giocatori assenti, con la mancanza di personalità.
E con sé stesso: «Potevamo vincere, ma non è andata così: arriviamo a Roma e non solo non vediamo il Papa ma ci rimandano indietro. Il campo è stato una cosa vergognosa. La Lucchese era intimorita, noi eravamo partiti normalmente. Poi siamo cresciuti. Abbiamo avuto occasioni importanti. Avevo detto ai ragazzi nell’intervallo: “Non rimaniamo in dieci e portiamo l’arbitro dalla parte nostra”, e invece siamo caduti noi. Sono arrabbiato perché a questa squadra manca quella cosa in più che la fa lo spessore, la personalità di alcuni. Non tutti in questo momento ce l’hanno. Responsabilità mia, ma dobbiamo fare una grande partita contro l’Albinoleffe per chiudere il cerchio e poi recuperare tutti per i playoff».
Ma D’Agostino insiste sugli assenti e i sostituti: «Per giocare i playoff ci vogliono una personalità e una lettura della partita diverse».
Ma com’è possibile che questo Lecco sbagli sempre tanti gol? «Abbiamo avuto 4-5 occasioni, è vero . Mi riallaccio alla risposta di prima: manca la personalità. Poi avevo otto assenti. Se mi dovessi lamentare andrei avanti ore. Tra infortunati e squalificati. Non ho mai pianto ma quando mancano Marzorati, Pissardo, Capogna, Bolzoni, Marotta, Merli Sala, più gli infortunati… Ho adattato quattro giocatori. E ci facciamo pure buttare fuori…».
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