Sport / Sondrio e cintura
Domenica 24 Giugno 2018
Sentiero Italia, Torti rilancia
«Montagna è sfida con se stessi»
Il presidente del Cai punta sul valore del trekking. Prende corpo l’idea di un tracciato da 6mila chilometri lungo tutto il Paese
Il presidente generale del Club Alpino Italiano Vincenzo Torti è stato l’ospite speciale della conviviale numero cinque del Panathlon Club di Sondrio, svoltasi giovedì 14 giugno presso l’agriturismo “La Fiorida” di Mantello.
Torti, avvocato, e dal 2016 alla guida del Cai, ha passato in rassegna gli obiettivi principali del sodalizio che ingloba quasi 330 mila soci, tra i quali molti valtellinesi e valchiavennaschi, rappresentati dai Presidenti della Sezione “Valtellinese (Paolo Camanni), di Morbegno (Marco Poncetta) e di Colico (Valerio Masa). Essi si possono così riassumere: valorizzare la montagna in ogni suo aspetto, difendere l’ambiente naturale e smettere di parlare “dei” giovani, ma parlare “ai” giovani.
Tra i progetti in cantiere, il rilancio del “Sentiero Italia”, il trekking più lungo al mondo che, con i suoi oltre 6.000 km che, partendo dalla Sardegna e dalla Sicilia ripercorre tutto lo stivale, fino a Trieste. Il vulcanico presidente, ricorda un’altra importante “mission” del Club Alpino Italiano: mettere a disposizione gli strumenti necessari per affrontare le terre alte in totale sicurezza.
Il Cai – spiega – non propone una montagna sempre accessibile: occorre avvicinarla con intelligenza e con la consapevolezza dei propri limiti, sapendo fermarsi quando è necessario: la cronaca, anche recente, non ci risparmia esempi drammatici.
Lampante, al contrario, l’esempio positivo di uno dei più grandi alpinisti italiani, Hervé Barmasse, che l’anno scorso rinunciò alla conquista di un 8000 (il Shisha Pangma – 8.027 m) a soli tre metri dalla vetta della montagna per il pericolo di valanghe. Ha inoltre ricordato l’importante ruolo aggregativo che il gruppo ricopre nell’intera comunità, coinvolgendo anziani, famiglie giovani con bambini piccoli (da poco tempo è stato istituito il “Family Cai”) e persone con problemi, quali la tossicodipendenza, malattie mentali, disabilità, difetti visivi, attraverso la funzione terapeutica dell’“andare per monti” (montagnaterapia).
La conviviale, alla quale ha partecipato anche il presidente del Panathlon Club di Como, Achille Mojoli, è stata inoltre occasione per visionare il film “emozionale” del Cai presentato dalla regista Nicoletta Favaron: un cortometraggio che racchiude, in soli sei minuti, il cuore dell’attività del gruppo, con riprese straordinarie e scenari magici, come solo la montagna sa regalare.
«La montagna, quella vera, non è una battaglia con il cronometro, ma è una sfida con se stessi», questo il messaggio lanciato da Torti durante l’appassionante serata.
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