Sport / Lecco città
Sabato 25 Giugno 2016
Sentenza Mancinelli
e acquisto del Lecco
Una brusca frenata
L’ex bluceleste vince una causa da 100 mila euro per un infortunio del 2010 - Meregalli cauto: «Spuntati in poche ore conti per 200 mila euro, situazione grave»
Brusca frenata sulla trattativa per l’acquisto del Calcio Lecco. Rischia di saltare tutto. Venerdì, come “una bomba a orologeria”, queste le parole dell’amministratore unico Sandro Meregalli, è stato notificato in sede l’esito della sentenza Mancinelli (risalente al 2015): più di centomila euro da pagare.
Marco Mancinelli era un difensore della Calcio Lecco del campionato 2009-2010. Quello che era stato aggredito, per intenderci, al ritorno da Lumezzane-Lecco del 19 gennaio 2010. Ma la causa originava non dall’aggressione, bensì da un infortunio al ginocchio che mise fine alla sua carriera ma che non fu mai coperto dall’assicurazione.
Per cui il giocatore, professionista, fece causa all’allora società guidata da Spreafico, Perillo e Invernizzi come compagine societaria. Fu l’anno, disgraziatissimo, di Oscar Magoni esonerato, richiamato (subentrato a Nicola Tarroni) e poi dimissionario prima del derby, con retrocessione annessa, perso a Como il 5 maggio… Quella funesta stagione lascia ancora strascichi: l’infortunio del 10 febbraio occorso a Mancinelli in quel di Foligno (crociato rotto) rischia di costare al Lecco molto più che quei centomila euro.
Rischia di far saltare tutte le trattative: «Non ho fatto a tempo a sedermi sulla sedia, che sono spuntati conti degli anni passati dei quali nessuno sapeva l’esistenza o che erano stati dati per “risolti”, pagati… Questa da centomila euro è una causa intentata nel 2010 e andata a sentenza un anno fa. Ma che è arrivata ora. Centomila euro che nessuno ha mai pensato di pagare. Arrivati ieri, non so perché. In due giorni, tutto messo assieme, sono arrivati 200mila euro da pagare in più rispetto a quello che già era in previsione e che era tanto».
Trattativa ferma? No, in stand-by: «Non c’è uno stop anche perché devo andare a vedere cosa mi dice il finanziatore, ma di sicuro se dopo cinque anni ti arrivano queste cose, la situazione è grave».
© RIPRODUZIONE RISERVATA