Sport / Oggiono e Brianza
Giovedì 18 Febbraio 2021
«Se il costa andrà ai playoff
io correrò la maratona»
Intervista con Paolo Seletti, il coach della squadra masnaghese di serie A1 femminile di basket.
È una Limonta Costa Masnaga sempre più lanciata verso i playoff del campionato di basket di A1 femminile quella che domenica alle 18 sarà impegnata sul parquet del PalaCarzaniga nel derby contro l’Allianz Geas Sesto San Giovanni. Le ultime due gare con Empoli e Battipaglia hanno regalato al campionato un Costa brillante come quello dell’andata e con qualche certezza in più.
Ad analizzare il momento delle biancorosse è l’allenatore Paolo Seletti. Allora, soddisfatto della prestazione con le campane?
Ho visto un super approccio alla gara. La sentivamo molto e sapevamo quanto fosse una partita chiave. Avevamo già mostrato segni di miglioramento a Empoli e voglio pensare che quella con Battipaglia sia una bella conferma.
State scrivendo la storia di questa società.
Stiamo vivendo momenti e scrivendo pagine che resteranno nella memoria storica del Costa. Una cosa che ci rende orgogliosi, anche se sappiamo che tutto questo è il frutto di un progetto che stiamo proseguendo noi, ma che è stato iniziato da altri.
Una scalata che parte da lontano.
Ci sono tanti elementi di continuità: da Fabrizio Ranieri a Pier Rossi, fino a Gabriele Pirola, che ha costruito le fondamenta di quello che stiamo facendo ora e che è ancora una colonna portante del Costa. Questi risultati sono il premio di un lavoro portato avanti negli anni.
Quanto sta influendo l’innesto di Laura Spreafico?
Con lei quello che cambia è l’equilibrio degli avversari. È un terminale offensivo di qualità, che si è calata nella realtà di Costa in maniera fantastica. Ha un curriculum che parla da solo e grandi valori umani. Si è messa a disposizione di un gruppo di ragazze con un’età media molto bassa, entrando nel modo giusto nei meccanismi, dimostrando il suo peso specifico ogni giorno in allenamento, senza stravolgere alcun equilibrio.
E Jaisa Nunn? Si aspettava un impatto così devastante?
Una grande sorpresa. Certo, ci aspettavamo una giocatrice di qualità, ma lei è qualcosa di più. Dal punto di vista umano e personale è fantastica. Lavora più di tutte e non dice mai una parola fuori posto. Nunn è il nostro leader silenzioso. Se dovessi fare un accostamento, direi che è una sorta di Tim Duncan.
Ora il derby, come ci arrivate?
Del derby in sé non mi interessa molto, anche perché per me l’unico derby è quello di Bologna, Fortitudo contro Virtus. Mi interessa, piuttosto, riuscire a colmare il divario tra noi e una squadra di altissimo livello come il Geas, che ha un roster che vale i primi quattro posti in classifica. Dobbiamo riuscire a fare quel passo in più per avvicinarci a squadre di questo spessore.
E se alla fine riusciste davvero a centrare i playoff?
Ho già fatto una promessa: correrò la mia prima maratona. Ho già corso alcune mezze maratone, con un personale intorno all’ora e 45 minuti. Non mi sono però mai avvicinato all’idea di correre la vera maratona, ma se entriamo ai playoff, ci proverò. Garantito.
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