Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 22 Gennaio 2016
Rossi pronta a decollare. Nuova categoria e tornei: «Una fatica che non pesa»
La sua crescita tecnica e agonistica è curata dal maestro Fausto Scolari, che le ha tracciato un programma di 20 mesi fino al compimento del sedicesimo anno, per permetterle una crescita progressiva.
La portacolori del Tennis Club Sondrio è reduce da un’annata in cui ha colto importanti risultati: è vicecampionessa europea di doppio Under 14 in coppia con Elisabetta Cocciaretto, ed è stata quarta alla rassegna mondiale. Ora passa di categoria e diventa Under 16.
La sua crescita tecnica e agonistica è curata dal maestro Fausto Scolari, che le ha tracciato un programma di 20 mesi fino al compimento del sedicesimo anno, per permetterle una crescita progressiva.
«L’obiettivo finale – spiega l’allenatore – è quello ambizioso di arrivare a disputare un torneo del Grande Slam Juniores. Il piano d’azione, suddiviso in quattro fasi, è stato sottoposto al settore tecnico della Federazione Italiana Tennis che l’ha valutato positivamente, assicurando il supporto alla programmazione agonistica».
La preparazione alla nuova stagione ha subito un rallentamento a causa di un problema fisico dell’atleta. «Durante la finale dell’Open di Sondrio con Silvia Chinellato – racconta Federica – ho accusato lo stiramento al bicipite femorale. Mi sono sottoposta a un ciclo di cure durato circa due mesi, ora sono pronta. Il torneo di Aargau è al limite delle Under 18 con atlete più grandi e dovrò passare dalle qualificazioni. Se non riuscirò a entrare nel tabellone principale, poco dopo ci sono altri tornei in Germania e Danimarca. L’obiettivo è guadagnare punti per migliorare il ranking fino ad accedere direttamente al tabellone principale».
Un breve bilancio del 2015 tocca a Scolari: «Lo scorso anno Federica è cresciuta molto: sia nell’autocontrollo, che nella gestione della gara e delle scelte di gioco. Però deve lavorare ancora sulla qualità, perché il livello delle avversarie salirà ed è importante fare punti. È una ragazza tranquilla, un po’ timida, ma sul campo mostra grande temperamento: il giusto atteggiamento per cercare di arrivare sempre più in alto. Quando gli obiettivi si alzano, bisogna lavorare di più e meglio».
Non è lieve il carico di lavoro cui si sottopone l’atleta. «Per tre giorni la settimana mi alleno dalle 14 alle 17, altri due dalle 17alle 20, con un piccolo supplemento nel weekend. Per due ore, ogni volta, incrocio la racchetta con Fausto, l’altra è occupata da esercizi di resistenza e reattività. E ancora, li intervallo a scatti e cambi di direzione. Qualche volta per saggiare la resistenza corro per 45’».
A tutto ciò, si aggiungono le trasferte anche internazionali e i tornei. Senza dimenticare la scuola superiore appena iniziata. Un impegno duro. «Sono due anni che tengo questi ritmi, ma non mi pesano. Sono contenta di fare una vita un po’ diversa dai miei coetanei – conclude Federica –, ne ritraggo grandi soddisfazioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA