Sport / Lecco città
Mercoledì 02 Gennaio 2013
Roncari, il mister del Lecco
«I miei ragazzi hanno stupito»
"Parliamo spesso con la squadra, dell'obiettivo da raggiungere. Non vorrei dirlo per non vendere fumo, ma ci credo ancora. Soprattutto dopo aver visto la mia squadra contro il Pontisola, che ci precede di 13 punti, ovvero 10 senza penalizzazioni... In cosa credo? Non lo dico". Così parla a La Provincia di Lecco il mister del Lecco Fiorenzo Roncari.
Mister, che timori aveva appena chiamato a Lecco in quella situazione tremenda di fine estate?
"Non avevo nessun timore. Avevo un entusiasmo incredibile che ho anche oggi e guardando il seguito che ha questa squadra e cosa rappresenta per i tifosi, ne ho ancor di più. Ebbi solo qualche dubbio momentaneo, legato a che cosa avrei trovato, ma siccome la mia forma mentale è quella di non vedere mai un problema come irrisolvibile, sono andato avanti sempre con positività. Poi le cose si sono messe subito bene. E i ragazzi hanno stupito tutti"
Non le crediamo: quanto sperava di perdere contro il Sankt Georgen alla prima d'andata?
"Speravo di vincere. Un aneddoto: mi ritrovai con 42 giocatori e a cena mi fermai con loro per prendere conoscenza. Poi andai a cena con Angelo Battazza, il medico Alfredo Spandri e Paolo Cesana. Mi dissero: "Il campionato è lungo, hai un bonus di cinque partite e nessuno ti manderà mai via perché hai avuto il coraggio di prendere in mano la squadra". E io risposi: "Se mi avete chiamato per perdere le prime cinque partite, vado a casa". E feci una scommessa con Spandri: "Nelle prime cinque facciamo dagli 8 ai 10 punti". Non ci credeva nessuno, ma ho vinto una cena. Ora voglio raddoppiare la scommessa".
E cosa mette sul piatto?
"Parliamo spesso con la squadra, dell'obiettivo da raggiungere. Non vorrei dirlo per non vendere fumo, ma ci credo ancora. Soprattutto dopo aver visto la mia squadra contro il Pontisola, che ci precede di 13 punti, ovvero 10 senza penalizzazioni... In cosa credo? Non lo dico".
L'intera intervista sull'edizione di mercoledì 2 gennaio de La Provincia di Lecco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA