Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 03 Gennaio 2014
Rigamonti e lo sport
Addio dopo mezzo secolo
Il popolare industriale lascia la presidente della Sondrio Sportiva Basket al giovane Pini - Dalla pallacanestro allo sci alpino, per cinquant’anni è sempre stato al fianco dello sport locale
Senza clamore, è uscito di scena, dopo cinquant’anni di fondamentale supporto allo sport valtellinese, un personaggio ben conosciuto, capace di acquisire altre benemerenze in campo sociale, come testimoniato dall’attribuzione, nel 2011, del “Ligari d’Argento”, il riconoscimento annuale del Comune di Sondrio a persone che hanno ben operato a favore della collettività. Parliamo di Emilio Rigamonti, l’industriale che, in occasione della recente cena sociale della Sportiva Basket di Sondrio, ha passato le consegne di presidente a Klaus Pini.
Per riepilogare, in breve, i vari momenti del suo impegno, dovremo essere telegrafici. Dal 1960 al 1964 è stato il giovane presidente del Basket Club Sondrio. Nel 1972, quando è entrato nel consiglio dell’A3S Sondrio, per la prima volta la scritta Rigamonti appare sulle maglie della squadra di pallacanestro, allora capitanata da Gianfranco Pini.
Alla fine degli anni 70 decide di dare una mano all’atletica sondriese, tenuta in piedi dall’indimenticabile Sandro Scieghi. Ma la pallacanestro ha conservato un posto nell’angolino del suo cuore e, nella stagione 86-87, sponsorizza il settore femminile del capoluogo, ma subito dopo congloba anche il maschile e diviene anche presidente della società. Tra vicende varie, la formazione sondriese, rafforzata da elementi esterni, solo per un soffio non conquista il posto in B2. Da qui in poi, sarà dato spazio solo alle forze locali.
La sponsorizzazione Rigamonti cesserà solo nel 2011, dopo circa un quarto di secolo e dopo che “Milino” (come, affettuosamente, è chiamato da tanti sondriesi) ha ceduto l’azienda a un gruppo brasiliano.
Ma, nel frattempo, maturano altri eventi e la scritta Rigamonti fa anche il giro del mondo.
Nel ritiro dell’Inter a Bormio del 2001, di cui fu il principale sostenitore, il rientro e il ritorno al gol di Ronaldo, dopo l’infortunio, ha grande risonanza e le immagini del campo di Bormio tappezzate dagli striscioni Rigamonti girano per tutto il mondo, anche in Brasile.
Pochi anni dopo, la Rigamonti concede la sponsorizzazione a un grande sciatore del nostro territorio: «Anche in questo caso non posso davvero lamentarmi – ci confessò a suo tempo Rigamonti – con la fascetta della nostra azienda in fronte, Giorgio Rocca è salito per cinque volte consecutive sul gradino più alto del podio di slalom in Coppa del Mondo. Il tutto è avvenuto sotto le telecamere dell’Eurovisione, che hanno filmato un’impresa riuscita a pochissimi campioni. Questi, per me, sono stati momenti entusiasmanti dal punto di vista sportivo e anche produttivi per la nostra immagine aziendale».
Ma l’azione di Rigamonti non si ferma qui. Il suo decisivo intervento ha consentito di avere in Valle, per una decina d’anni, la Nazionale italiana di basket in ritiro a Bormio, e di supportare Diego Pini nell’assicurare la continuità del prestigioso Valtellina Basket Circuit. Per chiudere, la Rigamonti è stata sponsor, per diverse stagioni, anche della Sondrio Calcio.
Da questa sintesi risalta quale importanza abbia avuto la lunghissima e incisiva presenza di Emilio Rigamonti nel mondo dello sport valtellinese, che non può che esclamare: «Grazie di tutto, Milino!».
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