Sport / Sondrio e cintura
Martedì 03 Luglio 2018
«Questa squadra ha doti inespresse»
Rugby, Roberto Dal Toè, nuovo giovane allenatore della Sertori Sondrio: «Con il lavoro oltre la semplice salvezza». La sfida più grande «sarà proprio quella di far emergere queste potenzialità che neppure i ragazzi sanno di avere».
Roberto Dal Toè è il nuovo, giovane allenatore della Sertori Sondrio, dopo la rinuncia di Luciano Gorla. Con lui andiamo alla scoperta della squadra per la prossima stagione, anche alla luce della recentissima riunione con o giocatori che ha tenuto pochi giorni addietro.
«Durante la presentazione del progetto – premette – ho riscontrato entusiasmo e disponibilità a continuare a frequentare gli allenamenti (anche chi darà meno tempo alla squadra); più che addii (la maggior parte per anzianità), avremo un calo della disponibilità, che comunque cercherò di “combattere” con le proposte tecniche. La presenza dei “vecchi” stimola i più giovani e permette di lavorare con numeri maggiori».
Dopo il lavoro tra gli Under, arriva dunque una nuova sfida. «Sì, sono molto contento della possibilità di guidare come capo allenatore una prima squadra di questo livello e non vedo l’ora di iniziare a trasmettere le mie idee in campo. È sicuramente una squadra con molte potenzialità non ancora espresse, e la sfida più grande sarà proprio quella di far emergere queste doti che nemmeno i ragazzi sanno di avere. Da solo non potrei farcela. Mi daranno una mano Bogdan Enache per la mischia e Massimo Scherini per la preparazione atletica; oltre a tutto lo staff medico, con la nuova figura del team manager (Francesco Di Clemente) per la parte organizzativa».
A monte di tutto questo c’è la questione del futuro della palla ovale nel capoluogo. «Sono convinto che il futuro di questa squadra sia rappresentato dai ragazzi che negli scorsi due anni e nei prossimi tre usciranno dal percorso delle giovanili. Sono giocatori che hanno seguito tutto il periodo di formazione e che quindi potranno mettere in pratica il progetto tecnico applicato nei miei anni di gestione del settore. L’obiettivo principale sarà prima di tutto ridurre il numero di abbandoni e accelerare al massimo il processo d’integrazione con i “senatori” che già militano nella rosa della serie B. Tutto questo cercando di applicare un sistema di gioco fresco e più divertente».
Ma il lavoro sulla prima squadra influirà sul tempo che potrà dedicare alle formazioni giovanili? «In parte sì, ma continuerò a seguire tutte le squadre del settore giovanile e minirugby durante la settimana; nei weekend sarà più complicato ma sono pronto a farmi qualche km in più cercando di vedere, a turno, tutte le categorie impegnate. Per quanto riguarda la femminile, invece, siamo alla ricerca del tecnico che potrà guidare le squadre senior e giovanili durante i week end di campionato e non escludo che si possa ragionare su un’attività condivisa con Sondalo e Delebio».
Ma qual è il giudizio tecnico sul rugby sondriese, compreso il settore femminile? «Dopo due anni di direzione tecnica, devo dire che non sono pienamente soddisfatto a del percorso finora compiuto; abbiamo fatto indubbi passi avanti, ma l’idea tecnica di società che vorrei trasmettere ancora è lontana. I giovani che abbiamo reclutato con i diversi piani di promozione (progetto scuola è sicuramente il più indicativo) negli scorsi anni iniziano a pesare molto nella qualità delle squadre giovanili; i numeri della 14 e la qualità tecnica di U16 e U18 mi convincono che la direzione intrapresa è quella giusta, ma ancora lunga e impervia. Minirugby e femminile sono settori che hanno portato alla società molta visibilità positiva, sia sul territorio sia tra gli altri club della regione. Lavoreremo su nuovi progetti per continuare ad aumentare interesse e numeri dei nostri atleti».
C’è, poi la consueta domanda d’obbligo. Quale sarà l’obiettivo che potrà porsi la squadra di serie B, così ringiovanita? «Io spero che con il lavoro si possa andare oltre la semplice salvezza. Inoltre, lavoro per sviluppare un progetto a medio termine (4 anni): obiettivi annuali che progressivamente ci porteranno a tentare di giocarci la serie A (intendo l’arrivo ai play off). Resta primario rinforzare le basi tecniche e attitudinali della squadra, integrando i giovani e dando un’identità di gioco. È un progetto lungo, ambizioso ma che sia lo staff, sia la società, sia i principali attori hanno accolto e condiviso con entusiasmo».
Il calendario
È già pronto un calendario da qui alla ripresa del campionato cadetto. «Faremo un pre-raduno il 27 luglio, inizio ufficiale della preparazione il 17 agosto e amichevoli il 2 settembre (serie A con Cus Milano e Parabiago), 8 settembre (serie C - Lainate), 16 settembre (in definizione se amichevole con Asr Milano (serie A) o ritiro a Livigno, 23 settembre chiuderemo con amichevole a Parabiago. Il campionato presumibilmente, inizierà il 6 ottobre».
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