«Pronto per il Giro montano del Lario»
Un percorso di 256 km intorno al lago
La sfida di Saverio Monti con gli amici Mauro Manenti e Fabio Bongio
Partiranno venerdì sera da Sorico: «Da anni volevo provarci, ora è arrivata la volta buona»
Saverio Monti, atleta di 34 anni di Morbegno che ha vinto pochi giorni fa la Vut, la Valmalenco Ultra Distance Trail, a tentare il Giro montano del Lario, un periplo del lago di Como con partenza da Sorico, passaggio a Lecco e ritorno al punto di inizio,in completa autonomia. Grazie al pettorale per il Tor e alle connessioni create del progetto “Let it Possible Valtellina”, una raccolta di fondi (5.000 euro) per la realizzazione di una Joelette elettrica, una carrozzina che permetterà anche ai diversamente abili di praticare sport in montagna, è nata la sinergia giusta per organizzare e compiere il giro.
Il 2 agosto alle ore 23, Saverio Monti e gli amici Mauro Manenti e Fabio Bongio, anche loro di Morbegno, partiranno da Sorico per affrontare i 256 chilometri, con un dislivello positivo di 13.600 metri, del percorso, che li terrà impegnati sino a domenica 5 agosto. «Il giro è stato ideato e tracciato dal comasco Sergio Bernasconi ed è dal 2013 che ne sento parlare, anno in cui per la prima volta i Falchi di Lecco hanno percorso, a staffetta, l’itinerario -spiega Monti -. Nel 2016 è stato riproposto e fatto dai Falchi di Lecco insieme ai Muscoli del Lario e Aries Como. Grazie alla grandissima diffusione della comunicazione social, la voglia di vivere in prima persona questa esperienza è ritornata forte ».
Le diverse tappe
Però sino ad ora il momento giusto non è mai arrivato per il giovane camoscio morbegnese. «Da allora l’idea di fare il giro del Lario è rimasta nel cassetto -dice -, a volte durante qualche allenamento veniva a galla questo desiderio, ma ritornava ad essere seppellito insieme ad altri tracciati e “missioni incompiute“».. Il 2018 è l’anno giusto per realizzare il sogno, grazie anche al pettorale per il Tor de Geants. «La “poca accessibilità” dell’itinerario crea un collegamento diretto con il progetto Let it (Lascia che accada), un’attività di promozione dell’accessibilità attraverso la pratica sportiva che vede le montagne come una Risorsa e non come una Barriera. Questa fatica- conclude Monti - nasce anche per sensibilizzare enti, autorità, comuni e cittadini per il ripristino e la manutenzione dei sentieri che circondano il lago».
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