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Lunedì 27 Giugno 2016
Prime mosse del nuovo Lecco
Vanelli il direttore sportivo
La nuova scommette su una figura esperta: è stato osservatore anche di Torino e Juventus. E lui dice: «Sono un uomo da campo e non da scrivania. Ascoltiamo i giocatori e vogliamo tenere França» - Ritiro a Bormio dal 15 luglio. E per la panchina in pole position c’è Porrini
Non è stato ancora ufficializzato, ma lunedì era al Rigamonti-Ceppi, il nuovo direttore sportivo del Calcio Lecco, dove l’abbiamo intervistato per la sua “primissima” in bluceleste.
Si chiama Ennio Vanelli, un esperto. Dal 1989 al 1998 osservatore granata, ovvero del Torino. Poi il salto dalla sponda opposta di Torino, ovvero alla Juventus dove è stato osservatore dal 2005 al 2010. Dal 2010 al 2014, quindi, quattro anni di Genoa. E ora è collaboratore esterno del Chievo Verona.
Mentre faceva l’osservatore del Toro, della Juventus e del Genoa, oltre che del Chievo, è stato anche allenatore e direttore sportivo. Un impegno calcistico a tutto tondo che dà la misura di un diesse che di sicuro ha una grande esperienza anche se non ha mai calcato prima i campi di serie C o Lega Pro che dir si voglia.
Vanelli si presenta così: «Sono un direttore sportivo da campo, non certo da scrivania. Sono sempre in giro. Mi piace vivere gli allenamenti, vedere la parte atletica, capire se ho fatto bene a scegliere tizio o Caio, ma questo sempre in completo accordo con l’allenatore. Non faccio mai nulla da solo».
Lunedì è stato un via vai di giocatori tra i quali França, Cardinio, Turati, Redaelli e altri.
L’incontro con i giocatori
«Ho già visto Carlos França, che vorremmo tenere. E altri come lui (si parla di Cardinio, Vignali, Baldo, e altri…). Vedremo quali saranno le risposte».
Intanto di pensa a Sergio Porrini come nuovo tecnico al posto di Luciano De Paola. Si cerca di tenere il bomber França. Ritiro da metà luglio a Bormio, dal 15.
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