Sport / Sondrio e cintura
Mercoledì 05 Dicembre 2018
Postalesio applaude i suoi corridori con ospiti speciali
Ciclismo, serata di fine stagione per il sodalizio valtellinese con Bagioli e Ciaponi presenti all’iniziativa.
Ha riunito atleti e parenti al Birrificio di Berbenno e insieme hanno festeggiato un altro anno sociale che va a concludersi. Renzo Albareda, infaticabile presidente dell’Ac Postalesio che fa del ciclismo una sua grande passione, ha invitato alla festa Andrea Bagioli, il forte ciclista malenco che si è confrontato ai recenti Mondiali di Innsbruck, col meglio di questo sport in un’esibizione impari come forze, ma altrettanto per l’esperienza maturata. Altro ospite della serata è stato Francesco Passerini presidente dell’Us Acli, che chiuse le esperienze su strada e mountain bike in questa stagione, sta attrezzando le fatiche della prossima annata: «Ci saranno novità, con qualche nuovo appuntamento nelle cronoscalate che dovrebbero proporre anche una puntata “nobile” in Valchiavenna. Ci stiamo lavorando», affermava con un sorriso enigmatico.
Albareda ha distribuito premi ai suoi corridori che hanno portato il Postalesio in “vetta”: Andrea Giarba (1° nello Scalatore categoria sport junior), Cristiano Della Bosca (campione provinciale M3), Giorgio Della Maddalena (1° M6 Scalatore), Claudio Gatti (campione provinciale M5 e Mtb) ed Emanuele Pieli (irriducibile vicecampione M5). Una menzione anche per Matteo Ciaponi, da un anno approdato al mondo della bici a scatto fisso, quella con un solo rapporto e nessun meccanismo di ruota libera, per cui la pedalata è solidale con il movimento della ruota posteriore. Non è quindi possibile pedalare a vuoto all’indietro, né smettere di farlo, a meno che non si voglia rallentare bruscamente l’andatura. In poco più di un anno, il trentenne originario di Talamona si è migliorato: «Alla Red Hook di Milano 2017 mi è scattata la scintilla – ha detto Matteo –, devi correre senza sosta, 50 minuti full-immersion, non c’è tempo per le tattiche: ogni curva è un rilancio, ogni rettilineo “allucinante” e dalla categoria B Amatori, in poco tempo sono passato alla A dei professionisti, un altro mondo. Ho un’Italia Fixed Cup nelle gambe, 2° nella Project Fixed alla Milano City Life con piazzamenti tra la 7a e la 10a posizione».
Naturalmente soddisfatto Renzo Albareda: «Queste sono occasioni stupende di ritrovo – ha detto dopo aver praticamente saltato mezza cena correndo qua e là –, momenti per me impagabili e ci stiamo anche ringiovanendo con l’innesto in squadra di due giovani, il dilettante Roberto Meraviglia ventenne di Polaggia e Michele Moroni di Piateda». Momento di simpatia finale con l’estrazione dei premi, col piccolo Mattia e Andrea Bagioli a fare rispettivamente da estrattore e garante, mentre Albareda da distribuiva quanto veniva vinto.
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