Sport / Sondrio e cintura
Venerdì 10 Giugno 2016
Poncetta dice basta. Finisce una storia
durata vent’anni
Calcio: il centrocampista ha deciso di lasciare il Sondrio. «Infortuni e impegni alla base di un addio non facile». Mostacchi: «Fra i giocatori simbolo della mia gestione».
Dopo vent’anni si separano le strade di Marziano Poncetta e del Sondrio calcio: viene così ammainata un’altra bandiera biancazzurra, visto che l’addio del centrocampista valtellinese era stato preceduto nelle scorse settimane dall’annuncio del ritiro dal calcio giocato di Luca Colombo e dai dubbi non ancora completamente risolti di capitan Michele Spaggiari in vista della prossima stagione.
«Il mio - sottolinea Poncetta - è sicuramente un addio al Sondrio nel ruolo di calciatore. Per il resto potrebbe anche trattarsi di un arrivederci, di certo non immediato, magari in altri ruoli, ma non è il momento di pensarci».
«Sulla mia decisione ha sicuramente inciso l’infortunio patito in questa stagione, ma anche il grande impegno legato ai quattro impegni settimanali e alla partita di domenica: a 37 anni faccio un po’ fatica e sono una persona che quando fa una cosa vuole farla bene, altrimenti è meglio non farla per niente».
L’addio (da calciatore) di Poncetta al Sondrio è maturato nella serata di martedì al termine di un incontro con la dirigenza biancazzurra, ed è stata ufficializzata dal centrocampista stesso attraverso il suo profilo Facebook.
Il futuro di Poncetta appare comunque incerto: «Ora mi sto ancora riprendendo dall’infortunio, quindi non ho ancora deciso nulla. Più avanti valuterò con calma qualche eventuale altra opportunità più “in basso”». Al passato biancazzurro per il centrocampista valtellinese sono legati ricordi indelebili: «Per me il Sondrio è come una famiglia -sottolinea con orgoglio l’interditore classe ’79 -. Ho trascorso vent’anni con questa squadra, un pezzo significativo della mia vita, probabilmente gli anni migliori. Ho sempre dato tutto per la maglia e ho anche ricevuto davvero molto. Provo soddisfazione e orgoglio per quello che ho fatto e dato, poi sta agli altri valutare se è stato tanto o poco».
Una di queste “valutazioni” viene dal presidente Oriano Mostacchi, che ricambia le parole di stima e affetto che proprio Poncetta gli ha dedicato martedì sera sul suo profilo Facebook. «Se mi chiedessero i nomi di tre giocatori a cui mi sento particolarmente legato nei vent’anni e oltre della mia gestione, farei il nome di Marziano Poncetta insieme a quelli di Marco Bettiga e Michele Spaggiari, calciatori che hanno dimostrato di amare in modo particolare la maglia del Sondrio. Con l’addio di Marziano se ne va via un altro pezzo di cuore».
Chiusura affidata di nuovo allo stesso centrocampista ormai ex biancazzurro: «I miei ricordi più belli al Sondrio - sottolinea il “Ponc” - sono i due campionati vinti e la prima stagione in serie D: un anno fantastico, in una categoria nuova, vissuta da me e da tutti i miei compagni a mille all’ora e con la ciliegina sulla torta, per quanto mi riguarda, del gol al Villafranca in diretta televisiva».
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