Pista d’atletica e nuove coperture dello stadio, Chiavenna ci prova

La pista d’atletica da completare, ma non solo. Quattrocentomila euro, questa la richiesta del Comune di Chiavenna alla Provincia di Sondrio nell’ambito dell’Accordo quadro di sviluppo territoriale. Il tutto per sistemare finalmente la pista d’atletica con il completamento che attende ormai da un decennio e che serve all’omologazione e a renderla utilizzabile per le gare di livello nazionale ma anche per mettere mano alla copertura delle tribune dello stadio. Tribune che, seppur senza problemi di sicurezza, cominciano a dimostrare tutti i loro quasi 40 anni di vita.

A fine 2019 l’amministrazione comunale aveva effettuato il collaudo statico decennale che aveva evidenziato alcune criticità. Tali da far pensare, senza urgenza, ad una verifica più approfondita. Ora si pensa a un rifacimento oppure ad un intervento di manutenzione straordinaria abbastanza radicale. Lo stadio di Chiavenna è stato costruito nella prima metà degli anni ‘80, quando si decise di smantellare il “campo sportivo” storico, quello costruito dove attualmente ci sono i giardinetti di San Fedele. Scelta razionale, motivata soprattutto dal fatto che a San Fedele non c’era la possibilità di inserire dei parcheggi oltre che dalla vetustà del vecchio stadio. Le tribune dello stadio di via Falcone e Borsellino, completamente riverniciate negli scorsi anni, sono coperte per quanto riguarda la parte centrale, mentre gli spalti laterali sono scoperti. Nel 2008, l’amministrazione comunale ha realizzato le opere edili per il rifacimento della pista di atletica e ha proceduto alla fornitura con posa della pavimentazione di tipo specialistico. Quella blu-azzurra che ormai tutti conoscono. Nel 2011 è arrivato il rifacimento della pedana del salto in lungo e triplo. Cosa che ha portato all’omologazione nella classe impianti parziali e all’inserimento nel Catasto Nazionale degli Impianti Sportivi. Certificazioni che consentono l’organizzazione di competizioni regionali. Non nazionali e internazionali. E spazi ce ne sarebbero, non solo perché Chiavenna nel corso degli anni è diventata una meta di allenamenti di atleti olimpionici che effettuano gli stage in altura in Engadina. A cadenza periodica il Gruppo Sportivo Valchiavenna ha nel corso degli anni sollevato il problema, ma finora senza grossi risultati. La spesa per rendere la pista funzionale secondo le stime circolate negli ultimi anni dovrebbe aggirarsi attorno ai 130 mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA