Pallavolo: la Picco Lecco mette Olbia a tappeto e conquista la salvezza in A2

3-0 al palazzetto del Bione per le biancorosse lecchesi. Coach Gianfranco Milano: «Grande soddisfazione. Io non faccio classifiche. Il merito di questa salvezza è solo della squadra»

Lecco

Difficile non entusiasmarsi per una storica franchigia di volley nostrana che - con pochi mezzi, tanta passione tanto volontariato – stacca per il terzo anno di seguito la permanenza in una A2 di pallavolo femminile che sa di “mezzo miracolo”. Un 3-0 perentorio rifilato alle ragazze di Olbia: 25-19; 25-23; 25- 18. in poco più di 1h24’ di gioco. Giusto il tempo di una chiacchiera in un palazzetto del Bione bello gremito per la “Festa nell’aria”.

Pochi i passaggi a vuoto in un pomeriggio dove i “martelli” di Mangani, Piacentini, Sassolini, Atamah e -soprattutto – della debordante Amoruso (top scorer con ben 23 punti) hanno finito con l’annichilire la prima forza del girone di pool salvezza.

La partita

Si partiva punto a punto (7-7) con entrambe le formazioni molto agguerrite. Picco provava ad accelerare e si portava in vantaggio (12-9). Le sarde non ci stavano e riportavano il set in equilibrio. E r a quindi la Picco a sfondare il muro dei 20 punti con un bell’ace della Moroni. Le biancorosse conquistavano il primo parziale 25-19 contro un’Olbia davvero agguerrita.

Nel set successivo Picco partiva subito forte (3-0) ma Olbia si riaccendeva e accorciava le distanze. A metà parziale era la Picco a condurre (13-9). Olbia si riagganciava (15-14) complice un black out delle padrone di casa. Break interessante per le sarde (18-19) che raggiungevano e superavano le biancorosse. Punto a punto fino al 22- 22 ma era la Picco a strappare la vittoria e la salvezza matematica per la categoria (25-23).

Il terzo parziale infine era all’insegna dell’equilibrio (8-8). Picco cercava l’allungo (15-10) e le riusciva, gestendo il set. Sul ventesimo punto, Alessia Conti regalava un ace al pubblico di casa (21- 16). E la stagione si chiudeva quindi sul 25-18.

Ed era la “cugina” Albese a retrocedere come quartultima della pool salvezza. Imprevedibile la dinamica della sua retrocessione: in casa vinceva 2-0 contro la già retrocessa Mondovì, ma finiva col farsi rimontare fino al 2-3 finale. Lecco, Imola e Casalmaggiore salve dunque e Albese in B1.

L’orgoglio del presidente

Il presidente Dario Righetti: «Questi risultati dimostrano che ci abbiamo creduto sempre; e al di là dell’emozione grazie a tutte queste vittorie è soprattutto la forte reazione che hanno avuto le ragazze dal nostro momento peggiore con due infortuni in contemporanea a metà stagione. Siamo stati bravi a tenere compatti l’ambiente. La dimostrazione che non si deve mai mollare. Nelle prossime settimane progetteremo il futuro: le difficoltà economiche sono sempre crescenti. Questa è la vittoria del team e non del singolo».

Festeggiatissimo pure coach Gianfranco Milano: «Il mio futuro? Stasera è la festa della Picco, godiamoci quella. Grande soddisfazione. Io ormai sono lecchese d’adozione e qui da tanti anni. Mi godo la festa da lecchese. Io non faccio classifiche. Il merito di questa salvezza è solo della squadra. Posso solo dire che la miglior prestazione è stata quella della terzultima di questa pool salvezza: quella vinta con Altino. Una squadra già retrocessa ma ancora forte e viva».

Infine la parola alla capitana Federica Piacentini: «È una vittoria di un grande gruppo, che ha saputo reagire ad un momento veramente difficile a metà campionato, quando ci sono venute a mancare le due compagne forse più importanti (Mangani e Amoruso, ndr). Ma la squadra ha reagito e siamo arrivati a questa conferma in A2 con pieno merito».

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