Olimpiadi di Parigi: domani la semifinale per le azzurre di pallavolo con Myriam Sylla

La pallavolista cresciuta atleticamente a Olginate scenderà in campo l’8 agosto alle 20 contro la Turchia. E’ la prima volta che l’Italia femminile entra tra le migliori quattro alle Olimpiadi

L’Italia femminile di pallavolo ha battuto la Serbia accedendo alle semifinali delle Olimpiadi di Parigi. Tra le azzurre Myriam Sylla, cresciuta a Valgreghentino la schiacciatrice ha cominciato la sua carriera pallavolistica a Olginate. Il nuovo match contro la Turchia per l’Italia del commissario tecnico Julio Velasco sarà l’8 agosto alle 20.

Myriam Sylla e compagne hanno chiuso da imbattute la fase a gironi, sconfiggendo nell’ordine Repubblica Dominicana (3-1), Olanda (3-0) e Turchia (3-0). Nei quarti di finale hanno invece travolto la Serbia con un secco 3-0 nel primo match della fase a eliminazione diretta (19 punti di Paola Egonu e sei di Sylla). Le azzurre hanno così vendicato l’eliminaziome subita nel 2020 a Tokyo proprio contro la Serbia. È la prima volta che l’Italia femminile entra tra le migliori quattro delle Olimpiadi. Le turche sono le campionesse d’Europa in carica , mentre le italiane hanno vinto l’ultima Nations League. Ai quarti le ragazze allenate da Daniele Santarelli sono riuscite ad avere la meglio sulla Cina al tie break e ora cercheranno di riscattare il 3-0 subito nella fase a gironi. In palio la qualificazione alla finale per l’oro da disputare contro la vincente tra Brasile e Stati Uniti d’America.

L’Italia si affiderà alla regia di Alessia Orro, alle bordate dell’opposta Paola Egonu, alla qualità delle schiacciatrici Sylla e Caterina Bosetti, alla solidità delle centrali Anna Danesi e Sarah Fahr, alle difese del libero Monica De Gennaro. Le giocatrici più temibili della Turchia sono Melissa Vargas, Ebrar Karakurt ed Eda Erdem.

«Ce la siamo guadagnata e non è stato facile - le parole a caldo di Miriam Sylla -. Con le unghie e con i denti siamo state sempre lì, perché noi siamo queste. Sapevamo che la Serbia era un avversario tosto e che ci avrebbero aggredite, così è stato per la prima parte della gara. Noi eravamo preparate però. Abbiamo fatto testuggine, come si dice. Non abbiamo fatto penetrare le avversarie nella nostra parte di campo. Abbiamo spinto e alla fine l’abbiamo portata a casa».

L’analisi di Velasco: «In avvio le ragazze hanno sbagliato qualcosa in battuta e ricezione, due tecniche che hanno bisogno di tranquillità, soprattutto la ricezione. Ho detto loro che era normale sentire un po’ di tensione e che dovevano pensare a giocare. Si sono tranquillizzate e, grazie anche ad alcuni cambi, abbiamo iniziato a girare meglio. L’Italia è una squadra che può e deve aspirare a prendere una medaglia. Adesso avremo due opportunità per una medaglia, ma io spero di averne solo una. Io ho già avuto esperienze di quel tipo e ho sia vinto sia perso. Ora vorrei prima arrivare in finale e poi riparlarne».

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