Sport / Morbegno e bassa valle
Giovedì 14 Dicembre 2017
Padelli non esulta: «Tutto troppo difficile»
Calcio Coppa Italia: il portiere di Rogolo eroe nerazzurro nella partita incredibilmente sofferta con il Pordenone. «Abbiamo sbagliato l’approccio, sottovalutando l’impegno. Loro sono stati bravi, meritano la promozione in B»
“Daniele Padelli, para anche questa”. Sul sito ufficiale dell’Inter, su Instagram, è comparsa ieri pomeriggio questa scritta scherzosa, sotto la foto che ritrae Perisic, D’Ambrosio e Ranocchia mentre completano l’albero di Natale, attaccando le ultime palline.
Un modo scherzoso, ma anche affettuoso per ringraziare il trentaduenne portiere di Rogolo, che mercoledì sera è stato decisivo nella lotteria dei rigori degli ottavi di finale di Coppa Italia tra i nerazzurri e il Pordenone.
Decisivo, più che per la vittoria, per aver evitato all’Inter una sconfitta che sarebbe rimasta per sempre negli annali della storia del calcio, non solo italiano, ma internazionale. Padelli sicuramente non si aspettava un debutto ufficiale così complicato con la maglia della squadra del suo cuore (ha sempre ammesso di essere di fede interista), in una partita che vedeva opposta la prima della classifica della serie A alla quinta della serie C.
Il portiere valtellinese si è fatto trovare pronto, dimostrando di essere un grande professionista. «Lavoro sempre come se dovessi giocare, poi c’è Handanovic che sapete tutti cosa sta facendo - aveva detto nella conferenza stampa prima della partita -. Io farò di tutto per non farlo rimpiangere. Quando si veste questa maglia, non bisogna guardare in faccia a nessuno: bisogna vincere e convincere. Ce la metteremo tutta per passare il turno, non ho dubbi».
Parole che allora sembravano di circostanza:chi avrebbe mai pensato che l’Inter, per passare il turno con il Pordenone, avrebbe dovuto “attaccarsi” alle parate di Padelli? Non solo quelle nei penalty decisivi, ma anche quel paio, sparse tra tempi regolamentari e supplementari, che hanno tenuta inviolata la rete dei neroazzurri. Adesso mezza Italia ricorda solo il volo plastico sul rigore di Parodi, che ha consegnato il passaggio di turno e i complimenti, nel dopo partita, di mister Luciano Spalletti: «Ai rigori la palla diventa pesante per tutti - le parole del tecnico toscano -. Bravo Padelli, che ha fatto due parate eccezionali, e chi ha calciato dal dischetto».
È stata la sua serata:attesa per mesi e finalmente arrivata. Per il portiere valtellinese anche l’intervista in diretta su Raidue. Un’intervista nella quale Padelli non ha usato frasi fatte o scontate. Anzi, tutt’altro, ricordando proprio quello che aveva dichiarato il giorno prima, nel pre-partita. «È stato troppo difficile - ha detto -. Abbiamo sbagliato l’approccio, abbiamo preso sottogamba l’impegno: stavolta ci è andata bene, sicuramente impareremo e prenderemo questa partita come esempio per non ripetere gli errori commessi questa volta».
Da condottiero vincente, ha reso onore agli avversari. «Complimenti veramente al Pordenone - ha aggiunto il secondo portiere nerazzurro -. Da buoni friulani sono tosti, duri. Li conosco bene (ha giocato nell’Udinese dal 2011 al 2013 ndr) e mia moglie Claudia è di Udine. Sarei contento se raggiungessero la B».
È mancata solo la dedica al figlio Diego, nato lo scorso aprile, che però aveva ricordato, assieme alla moglie («A lei mando sempre un messaggino prima della partita» aveva detto) nella conferenza stampa di presentazione. Poi ieri,su Instagram, ha pubblicato la foto che aveva utilizzato per salutare il suo passaggio all’Inter, la scorsa estate:un fotomontaggio che aveva fatto quando era un bambino con la sua faccia sulla figurina Panini di Gianluca Pagliuca, mitico portiere nerazzurro negli anni Novanta. Adesso anche lui è entrato nella storia dell’Inter.
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