Olimpiadi, uno strepitoso Goretti
Centrata la finale nel canottaggio
Il quattro senza pesi leggeri col mandellese vince di forza la semifinale: domani si lotta per le medaglie. L’esplosione di gioia al Lido di Mandello con atleti delle Guzzi e tifosi a spingere virtualmente l’armo con Martino
Quante emozioni dal canottaggio e che gara, quella del quattro senza pesi leggeri del mandellese Martino Goretti, Livio La Padula, Stefano Oppo e del capovoga Pietro Willy Ruta.
Quando l’armo azzurro ha tagliato per primo il traguardo dei duemila metri nella semifinale, che significa la finalissima di giovedì, al Lido di Mandello del Lario s’è levato un urlo di gioia. Tutta la Canottieri Moto Guzzi, in testa il presidente Livio Micheli, infatti, è rimasta incollata alla Tv per 6’06”56 al cardiopalma, sino al grido liberatorio. Martino giovedì lotterà per una medaglia olimpica: da non credere per come si erano mese le cose nei mesi scorsi.
Una barca sulla quale dopo la Coppa del Mondo di Poznan a giugno nessuno avrebbe scommesso un centesimo, ma che con l’innesto a capovoga del menaggino Pietro Willy Ruta e di Martino Goretti al terzo carrello, ha letteralmente messo il turbo.
Lo aveva dimostrato già sabato scorso vincendo la propria batteria e lo ha ampiamente confermato ieri, dominando la semifinale, dalla partenza al traguardo dei 2000 metri.
Una gara da vero manuale di questo quattro di punta leggero, che potremmo definire “senza paura”, che sin dalle batterie ha fatto sapere di gareggiare per la vita, come vuole quel Willy Ruta memore della delusione di Londra 2012, dove il suo doppio pesi leggeri con Elia Luini aveva perso malamente la semifinale e di quel Martino Goretti che dopo Poznan s’era trovato con il morale sotto le scarpe.
Adesso i quattro moschettieri possono pensare ad una medaglia nella finalissima di giovedì alle 10.44 locali( 15.44 in Italia).
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