Sport / Sondrio e cintura
Mercoledì 03 Agosto 2016
Olimpiadi, porte aperte allo scialpinismo
Il Cio ammette la spettacolare e dura disciplina delle pelli di foca tra gli sport a cinque cerchi. Boscacci: «Dire che sono felice mi sembra limitativo». Antonioli: «Questo è un sogno che si trasforma in realtà»
Per lo scialpinismo il sogno olimpico non è più utopia. L’Ismf (International Skimountaineering Federation) ottiene lo status di “full recognition” dal Cio.
Da ieri l’ingresso nella famiglia olimpica è ormai cosa fatta. Il 3 agosto non è il primo aprile; nessun scherzo, nessuna bufala. Nella storia di questa spettacolare disciplina, ieri è stata scritta un’importantissima pagina, una di quelle da segnarsi in agenda. Quello ottenuto è una sorta di riconoscimento fondamentale per entrare fra le discipline a cinque cerchi. Un passaggio decisivo, un risultato che parte da lontano. Dal quel 1988 in cui venne creato il “Comitato Internazionale di Sci Alpinismo”, che nel 2008 si è trasformato in Federazione Internazionale. «Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento che al tempo stesso ci assegna nuove responsabilità - ha dichiarato Armando Mariotta, Presidente dell’Ismf -. Voglio ringraziare tutto il movimento per l’impegno profuso e il Cio per il prezioso supporto che ci sta dando. La nostra disciplina è in grande espansione sia in termini di popolarità che di partecipazione, trasmette valori positivi, gode di ottima visibilità mediatica e fa della battaglia al doping uno dei suoi capisaldi». Il prossimo, definitivo, passo sarà una sorta di showcase in occasione dei prossimi Giochi per poi arrivare ad assegnare le prime medaglie a Pechino 2022. Motivo per il quale è stata fissata una tappa della coppa del mondo proprio nella località cinese durante la stagione 2017-18.
«Dire che sono felice mi sembra limitativo - ha dichiarato il neo vincitore della coppa del mondo over all Michele Boscacci -. Sono praticamente cresciuto a “pane e scialpinismo”, e in cuor mio ho sempre sognato che un giorno questo sport potesse andare alle Olimpiadi. Ora questo riconoscimento potrebbe dare il giusto slancio per crescere ancora. Ora altri corpi oltre all’Esercito potrebbero dare un futuro da professionista a giovani talenti».
Sulla stessa linea anche l’altro fenomeno valtellinese Robert Antonioli, che sul proprio profilo ha già postato una foto a cinque cerchi quasi a porsi un futuro obiettivo: «Anche io come Miky in fondo ci ho sempre creduto e ho sempre sperato che si potessero aprire le porte olimpiche per uno sport bellissimo dal potenziale infinito. Ora l’obiettivo comune è dimostrare al mondo la bellezza di questa disciplina. Sono felice, davvero felice».
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