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Giovedì 27 Giugno 2013
Nuova inchiesta sul calcio
L’ex bluceleste Arcari stupito
«Quando ero da voi non mi seguiva Moggi. Non capisco e non so cosa possa aver fatto». Bartoli: «La società di oggi non rischia nulla»
L’intera intervista sull’edizione di giovedì 27 giugno de La Provincia di Lecco.
Cade dalle nuvole Michele Arcari, portiere del Lecco 2001/2002 oggi al Brescia, coinvolto nell’inchiesta della procura di Napoli sul calcio.
Dell’indagine che ha portato alla ricerca del suo contratto di ingaggio in bluceleste, martedì, in sede alla Calcio Lecco, ha appreso tutto tramite i media.
E si stupisce perché non sa il perché dell’interesse della Guardia di Finanza sul suo contratto.
«Si è parlato di Moggi, ma quando ero a Lecco avevo un contratto con Sclosa, non con Alessandro Moggi. Poi quando il Lecco non si era iscritto e, quindi, era stato liquidato, io avevo scelto Alessandro Moggi come procuratore, ma prima sono passati tre anni senza che io avessi qualcuno che curasse i miei affari. Da Lecco in poi, ho aspettato tre stagioni prima di farmi seguire da Moggi».
Arcari è infastidito: «E come non potrei esserlo? Anche perché non so cos’ho fatto: ho fatto i contratti e ho sempre pensato che le cose fossero regolarissime. Non è il mio campo, questo. Il mio campo è solo quello verde. Ora sono al mare e poi vedremo. Ora ho l’avvocato Rispoli come procuratore e cercherò di capire insieme a lui cosa possa essere successo».
Il Calcio Lecco che, a detta degli stessi finanzieri, non appare tra gli indagati, è comunque tranquilla perché si dice estranea a ogni coinvolgimento nella vicenda.
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