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Martedì 06 Giugno 2017
Motta fiducioso: «Questa volta
il Lecco avrà un padrone»
Il curatore fallimentare prevede un esito differente grazie all’interessamento di Di Nunno - «Però, se ci fosse più di un compratore, sarebbe meglio»
Oramai ci siamo. Prima di poter parlare ancora di allenatori, giocatori, schemi, ambizioni, bisogna concludere la pratica: vendere il “Calcio Lecco 1912” oramai fallita. E farla rinascere. Per il curatore fallimentare Mario Motta è giunta l’ora X: «Non ci sono altre cordate, che io sappia. Però le offerte in busta chiusa potrebbero arrivare in qualsiasi momento entro giovedì alle 12. Questa volta la presentazione in busta chiusa anonima è una regola. Inoltre si faranno più aste nella stessa mattina per cui non potremo sapere fino all’ultimo se ci sono più buste per il Calcio Lecco. Lo sapremo solamente venerdì 9 giugno alle 9 del mattino (non alle 12,30 come inizialmente ipotizzato, n.d.r.) se ce ne sarà almeno una…».
Motta, però, è moderatamente ottimista: «La scorsa volta (ovvero prima del 29 maggio scorso, n.d.r.), tanti mi avevano detto che avrebbero presentato una busta e poi non lo hanno fatto. Però è vero che sono moderatamente fiducioso che la società venga venduta. Anche perché l’altra volta sono rimasto “scottato” ma, pur non avendo contezza di altre buste possibili, con i 25mila euro di deposito cauzionale fatto da Di Nunno, tutto mi fa pensare che chi li ha depositati andrà fino in fondo. Se ci sarà qualcun altro sarebbe meglio, ma per i creditori, innanzitutto». C’è chi dice che Motta, oramai, abbia un solo interlocutore, Di Nunno: «Io non posso favorire nessuno, se non chi paga di più, ovvero non chi è favorito ma chi fa l’interesse dei miei creditori. Il curatore fa questo di mestiere. Se ci fosse più d’un compratore possibile per noi sarebbe meglio. Se non ci fosse nessuno, però, sarebbe un danno per i creditori. Per cui spero che ci sia qualcuno che partecipi all’asta. Di Nunno od altri. L’eventuale vendita porterebbe vantaggi importanti ai creditori».
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