Mister Baldini parla del suo Lecco: «Punto a ricreare lo spogliatoio»

Non si sottrae mister Francesco Baldini. Non sfugge. La squadra è incompleta? «Sì». Mancano tesserati? «Certamente». Buso resterà? «Solo se arrivano richieste spropositate”»Insomma, risponde a tono, occhi negli occhi, ai giornalisti e dimostra di avere capito che è in una piazza “tosta” dove i tifosi vogliono risposte vere.

Il tecnico toscano, naturalmente, sviluppa tutti i concetti: «Chiaro che questa è una squadra incompleta come il 99,9 per cento delle squadre di serie A e B. Siamo in un periodo dove il direttore e la proprietà sta facendo delle scelte concordate insieme e le due uscite ci permettono di andare sul mercato con un po’ più di forza. Ci interfacciamo su tutto e vediamo tutti i giocatori possibili e immaginabili. È logico che non siamo al completo ma non ci stiamo risparmiando nel cercare le soluzioni». Ma c’è una missione che mister Francesco Baldini ha chiara in mente: ricreare lo spogliatoio che portò mister Luciano Foschi a vincere i play-off di serie C. «Abbiamo puntato sul riportare dentro lo spogliatoio il gruppo storico. Quando ci giocai contro, con il Vicenza, avevo dubbi che quella squadra si sarebbe salvata. Invece ha fatto un miracolo. Per questo vorrei riformare il gruppo di ragazzi che, levandogli le difficoltà che stavano intorno al gruppo finora, ha fatto quell’impresa. Stiamo lavorando su basi nuove, ripartendo da quanto di buono è stato fatto, mettendo un’organizzazione nuova e che pensiamo sia giusta per lavorare al meglio. I giovani? Siamo alla ricerca di giovani di prima fascia che vogliamo portare a Lecco: in questa fase ci stiamo concentrando su di loro, anche se non è facile ottenerli».

Ma che gruppo ha trovato tra gli ex “retrocessi” della scorsa stagione? Baldini sorride: «Il gruppo retrocesso aveva il dubbio di cominciare questa stagione, aveva tante scorie del recente passato. Qualcuno era stato mandato via, in serie B, e aveva il dente avvelenato ritornando. Ora però vedo solo ragazzi generosi che si mettono a disposizione degli altri. Io credo che tanti con una nuova organizzazione e un nuovo modo di lavorare, potranno trovare nuovi stimoli».

Buso? Pezzo pregiato. Può andare o rimanere. Ma a che punto siamo? Il tecnico bluceleste osserva: «Logico che se dovesse arrivare una richiesta smisurata, la prenderemmo in considerazione. Ma Buso mi sembra molto contento di rimanere con noi e di lavorare con noi. E sta lavorando bene. Paga qualche dolorino e qualche problemino fisico. A parte Buso, finché stanno qui, i giocatori non si possono permettere di non allenarsi bene perché vorrebbe dire mancare di rispetto a me, al mio staff e ai compagni. Mi interessa soprattutto che, a prescindere dal mercato, si lavori in questo modo. E lo stanno facendo tutti». C’è sempre stato il terzino sinistro Andrea Beghetto, negli ultimi giorni, in campo. Quale sarà il suo futuro? «Viene da un grave infortunio – ammette Baldini -. È sotto contratto con il Pisa. Gli è stata firmata una liberatoria per permetterci di capire se è recuperato al cento per cento. Se lo è, è indiscutibile come giocatore: ha un passo importante. Se si conferma, come sembra, integro, allora faremo di tutto per trattenerlo».

E il giovane Corentin Louakima? Mai visto, nella scorsa stagione, ma dalle grandi potenzialità: «L’ho allenato alla Roma da cui proviene. Deve svegliarsi in quanto a concentrazione, non certo dal punto di vista fisico. Voglio che sia concentrato perché lui è un terzino destro e in quel ruolo ci vuole attenzione sempre al massimo livello…».

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