Sport / Lecco città
Venerdì 30 Agosto 2013
Martino Goretti sfiora il miracolo
È medaglia d’argento ai Mondiali
In Corea, nel doppio con Luini, ha lottato per l’oro cedendo solo alla Svizzera: «Non siamo contenti perché volevamo vincere, purtroppo la testa non basta»
Ampio servizio sull’edizione di sabato 31 agosto de La Provincia di Lecco
Medaglia d’argento per il mandellese Martino Goretti ai Mondiali di canottaggio in corso a Chungju, in Corea del Sud.
Ma il titolo platonico di vice campione del Mondo, il terzo consecutivo dopo quelli del 2011 con il quattro senza pl e del 2012 con l’otto pesi leggeri, non accontenta per niente il poliziotto mandellese che ha lottato a lungo per l’oro.
Nonostante le traversie estive, con un mese di allenamento perso per problemi di salute (ha subito un delicato intervento chirurgico) , Martino era partito per la Corea con l’obiettivo di vincere il Mondiale e dimostrare di meritare il proprio posto sul quattro senza pesi leggeri.
Un posto perso non per demeriti tecnici o sportivi ma, appunto, per quei problemi intestinali che lo hanno tenuto per troppo tempo lontano dal raduno di Piediluco dove gli altri azzurri hanno avuto parecchio tempo in più per preparare i Mondiali.
Un’esclusione ormai certa dalla spedizione coreana si era poi tramutata per Martino in una convocazione su una barca non olimpica, il due senza pesi leggeri, in coppia con un altro vogatore a caccia di riscatto, il varesino Elia Luini.
Ma la testa non è bastata ai due atleti lombardi per vincere i Mondiali in una finale vinta dalla Svizzera.
«Non siamo contenti - dice il poliziotto mandellese Goretti - perché volevamo vincere il Mondiale. Purtroppo la testa e la concentrazione non sempre bastano perché, personalmente, nel finale di gara ho sentito la fatica dovuta soprattutto ai giorni trascorsi in ospedale. Ci prendiamo questa medaglia d’argento, comunque importante, ma ora sia io che Elia siamo decisi a tornare a competere su una barca olimpica».
E ieri in Corea questi due canottieri hanno dimostrato come la determinazione e la voglia di vincere possa fare tanto anche quando la condizione non è al top. Il miracolo non c’è stato, ma tanto di cappello per Martino ed Elia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA