Maratona del Calcio: «È il nostro ultimo atto dopo dieci edizioni»

L’ultima Maratona del Calcio è finita ieri con la tradizionale partita tra Comune e Arbitri. La macchina organizzativa era partita già da mesi ma questa è stata l’ultima volta che l’associazione Maratona del Calcio si è riunita. Ieri si è chiusa un’epoca. E la Maratona del Calcio ha celebrato la sua decima e ultima edizione. Sabato le partite sono iniziate alle 15 per concludersi ieri alle 19.

«Ci siamo dati quest’ultima possibilità al Bione per chiudere un percorso e per ringraziare tutti – spiega il capo dell’organizzazione Luca Dossi - è stata una grande festa. Abbiamo voluto coinvolgere i bambini con la nuova “Maratonina del Calcio”, scattata alle 17. Magari questa potrebbe avere un futuro. Il messaggio è questo: guardare sempre avanti verso chi ci dà una prospettiva di guardare oltre. E chi se non i bambini? Finisce la Maratona e inizia la Maratonina? Può essere».

Un’ideale staffetta che avviene tramite i bambini: «Si è trattato di una grande festa finale che ha omaggiato tutti quelli che ne hanno fatto parte, a partire dai partecipanti che sono sempre stati tantissimi. Quest’anno siamo stati intorno agli 800 partecipanti perché abbiamo ridotto da 36 a 24 ore le partite. E le squadre sono meno. Ma ci sono un centinaio di bambini in più. Loro hanno iniziato dalle 17 per terminare alle 21 di sabato. Dalla classe 2017 a quella 2011».

L’associazione Maratona del Calcio che per tanti anni ha organizzato questa festa del pallone, per questa ultima edizione ha scelto come tema i “Belli” in maglia bianco dorata, contro i “Bravi” con la maglia nera. «Abbiamo dato la maglia nera ai cattivissimi bravi manzoniani. Non è dispregiativa, ma è sicuramente un richiamo ai bravacci dei Promessi Sposi». Le squadre rappresentate sono state tante: «Quest’anno essendo l’ultima edizione e volendo solo celebrare la Maratona stessa, abbiamo riempito subito le ore con i protagonisti delle scorse edizioni. Sono quasi tutte compagnie di amici che ci sono sempre state: in primis quelli della Valletta Brianza, presente dalla prima edizione, “giovani” di 70 anni che ora ne hanno 80. E sono molto dispiaciuti della fine di questa manifestazione. Il “Sergione Team” di Sergio Comi, che faceva la telecronaca, lo Shamrock Pub e la Marilyn che giocano naturalmente di notte, la Moto Guzzi, la Tell Motor, i fratelli Ramaj, del Kosovo, una squadra del Perù, una della Costa d’Avorio, un’altra del Marocco, il Lecco femminile Under 17».

Perché finisce allora? Dossi è chiaro: «Siamo partiti nel 2013 con la prima manifestazione, ma poi per tutte le cose c’è un inizio e una fine. Al di là della Maratonina sto pensando, sempre nel campo dello sport, a una manifestazione non legata solo al pallone. E poi diciamocelo: la Maratona aveva senso fatta allo stadio. Al Bione l’abbiamo fatta solo perché era l’ultima».

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